Una bimba di 17 mesi, risultata positiva al Covid e affetta da una grave forma di leucemia, è stata sottoposta a un trapianto.
Lo scorso dicembre, quando aveva solo 9 mesi, è stato diagnosticato alla bambina una leucemia e sono iniziate tempestivamente le cure con un ciclo di chemioterapia. A marzo, con l’epidemia Covid, è stata contagiata dal virus. I tamponi effettuati nel corso degli ultimi mesi continuavano a dare esito positivo e le cure somministrate alla bambina non avevano effetto.
I rischi per la bambina erano troppo elevati i medici hanno deciso di intervenire con un trapianto. L’intervento è stato rischioso perché l’unico donatore che che è stato possibile selezionare è stato il padre, compatibile al 50 per cento.
“Non avevamo scelta, perciò abbiamo preso il coraggio a quattro mani e abbiamo deciso di andare avanti” spiega Veronica Tintori, responsabile della sezione trapianti ematopoietici del Centro di Eccellenza di oncologia ed ematologia presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Il trapianto è riuscito con successo e finalmente anche il tampone della bimba ha dato esito negativo. Si è trattato di un intervento senza precedenti in Italia.
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