lunedì 19 ottobre 2020

Tragedia familiare: madre uccide a martellate la figlia di 3 anni dopo un’overdose di psicofarmaci


 


Natalia Petunina, 35enne di origini russe, è sotto accusa per aver ucciso la figlia di tre anni, Lisa Petunina, prendendola a martellate. La donna è attualmente in condizioni critiche in ospedale dopo aver tentato di togliersi la vita.



Secondo quanto riportato dai media locali, Natalia ha attaccato Lisa venerdì dopo aver assunto una dose massiccia di antidepressivi mentre erano da sole nel loro appartamento nella città di Kirovgrad, in Russia.



L’ufficio del pubblico ministero locale ha specificato che la bambina è stata ritrovata senza vita in una pozza di sangue dal padre Vladimir pochi minuti dopo l’orribile morte. L’uomo, che era rientrato a casa dopo il lavoro per pranzo, ha chiamato sotto shock l’ambulanza nella speranza vana di riuscire a salvare la figlia, che purtroppo all’arrivo dei paramedici era già mortaDalle analisi forensi condotte sul cadavere la piccola vittima è deceduta dopo essere stata colpita più volte a martellate in testa. La Petunina, dopo l’orribile omicidio, ha tentato di togliersi la vita sulla scena del crimine, per poi essere portata d’urgenza in ospedale dove sta lottando fra la vita e la morte.



Il comitato investigativo della regione di Sverdlovsk ha avviato un procedimento penale contro la madre, accusata di omicidio di minore. La donna, se condannata, rischia circa 20 anni di carcere.


I parenti della Petunina hanno confermato che la donna, soffrendo di depressione, assumeva dei farmaci antidepressivi, che quel giorno aveva preso in dosi elevatissime prima di consumare l’aggressione. 

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