Monica Santi, la babysitter carpigiana che il 31 maggio a Soliera, in provincia di Modena, ha gettato dalla finestra il bambino di 13 mesi che avrebbe dovuto accudire (sopravvissuto miracolosamente), può affrontare il processo.
A sostenerlo sono i consulenti cui il tribunale di Modena ha affidato il compito di stabilire se la donna sia o meno capace d'intendere e volere.
La perizia psichiatrica ha stabilito che la 32enne ha la capacità di restare in giudizio e che al momento dell'accaduto era affetta da un vizio parziale di mente. Al contrario, il consulente incaricato dalla difesa della giovane ritiene che la baby sitter quel giorno fosse affetta da vizio totale. Ora gli atti sono tornati al pubblico ministero che dovrà fissare l'udienza preliminare o procedere, eventualmente, col giudizio immediato.
Tutti i periti sono concordi sulla pericolosità sociale della donna, che potrà però essere contenuta con una presa in carico da parte del dipartimento di salute mentale. All'udienza conclusiva dell'incidente probatorio in tribunale a Modena questa mattina era presente anche la 32enne, che attualmente è detenuta nel carcere modenese di Sant'Anna.
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