domenica 19 luglio 2020

Bimba nasce a 26 settimane di gestazione e viene creduta morta per 6 secondi: adesso è viva




Forrest Gardiner è il nome della bambina che è nata a sole 26 settimane di gestazione, appena due giorni prima dell’inizio del lockdown. La piccola è stata creduta morta per sei secondi ma poi è tornata alla vita.

Dopo una battaglia lunga 82 giorni, tutti trascorsi in terapia intensiva, la piccola Forrest Gardiner adesso è pronta per abbracciare i genitori e i fratelli. Forrest Gardiner è una bambina-miracolo: nata dopo solo 26 settimane di gestazione, i medici avevano creduto che per lei non ci fosse nulla da fare quando i suoi parametri vitali si sono totalmente azzerati per circa sei secondi. La neonata si è poi ripresa, sotto gli occhi stupiti di tutti, e ha lottato per tutto il lockdown. Adesso la bimba pare essere definitivamente fuori pericolo. La sua commovente storia è stata raccontata da The Mirror.

La storia della piccola Forrest Gardiner: la neonata, dichiarata morta, si è ripresa dopo 6 secondi

È nata prematura, a sole 26 settimane di gestazione, e pesava meno di un kg. Il suo destino sembrava essere irrimediabilmente segnato, e invece (ancora una volta) i medici si sono dovuti positivamente ricredere. La piccola Forrest Gardiner è l’esempio lampante di come il corpo umano abbia risorse imprevedibili e ancora ampiamente sconosciute. La bimba, figlia di papà Keri Gardiner (22 anni) e di mamma Abbey Coburn (22 anni), è venuta al mondo appena due giorni dopo prima dell’inizio del lockdown e ha dovuto trascorrere 82 giorni in terapia intensiva per rimettersi completamente in sesto. Il parto prematuro di Abbey  stato causato dalla preeclampsia, una condizione che colpisce le donne dopo la 20esima settimana di gestazione. Si tratta di un aumento della pressione sanguigna dovuto a un eccesso di proteine nelle urine. Ne può essere affetto il 6% delle donne in stato di gravidanza.
La neonata, che inizialmente è stata avvolta in una membrana capace di simulare l’habitat dell’utero, per 9 settimane è stata collegata a un ventilatore polmonare. Il papà ha potuto averla vicino solo cinque settimane dopo il parto della moglie e proprio quel giorno è accaduto un qualcosa che ha rischiato di porre fine alla sua delicatissima vita. I medici hanno dovuto eseguire la rianimazione cardio-polmonare sul corpo della bimba mentre lei si trovava in braccio a sua madre, e apparentemente senza riuscire a salvarla. Sono seguiti dei secondi drammatici, durante i quali i medici hanno dovuto dichiarare Forrest morta. Poi, il miracolo: sei secondi dopo la neonata è tornata a vivere.

A tutti questi drammi si è andata ad aggiungere la difficile situazione innescata dal lockdown. Solo un genitore poteva andare a trovare la piccola e la madre è stata fermata per ben cinque volte dalla Polizia, che controllava che il blocco venisse rispettato. Questa settimana, dopo tutte queste tribolazioni, finalmente Forrest è tornata a casa e ha potuto fare la conoscenza dei suoi fratellini Chadley Bees (5 anni) e Hunnibelle Gardiner (4 anni).

La storia della piccola Forrest Gardiner, la madre colpita da eclampsia

Quando Abbey è stata ricoverata in ospedale, dopo che i medici avevano trovato la presenza di 6 grammi di proteine nelle sue urine, era arrivata alla 24esima settimana di gravidanza. I medici hanno cercato di protrarre la gestazione fino alla 30esima settimana, per dare più tempo al bambino di svilupparsi nell’utero, ma non ci sono riusciti.
Abbey è stata dimessa dopo il primo ricovero, e si sarebbe dovuta sottoporre a controlli giornalieri; purtroppo, appena una settimana dopo è stata trasferita con urgenza al Singleton Hospital di Swansea (Galles).
I medici temevano che la sua condizione potesse peggiorare e sfociare nell’eclampsia, condizione che può essere molto pericolosa per mamma e bambino a causa delle crisi convulsive che colpiscono la gestante. Cosa che è realmente avvenuta. Abbey è stata sottoposta a cesareo non appena ha mostrato di avere i primi sintomi (vertigini).

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