lunedì 21 giugno 2021

Pedofilo arrestato, ai bambini insegnava l'inglese: " Hackerava la telecamera di casa per rubare i video"


 


Le famiglie riponevano in lui la massima fiducia, anche perché, essendo madrelingua, poteva insegnare l'inglese anche a bambini molto piccoli. 



Quello che non potevano certo aspettarsi è che quell'uomo fosse un pedofilo, che entrava nelle loro case e hackerava le telecamere di sicurezza, con lo scopo di ottenere filmati dei bambini.



Una vicenda agghiacciante, quella culminata con l'arresto di un uomo di nazionalità britannica, avvenuto a Benidorm (Alicante), in Spagna. L'uomo, di nazionalità britannica, aveva pubblicato diversi annunci in cui si offriva come baby-sitter e insegnante privato madrelingua di inglese. Le prime indagini erano partite dall'Australia, dove la polizia aveva scoperto immagini sessualmente esplicite di un bambino, proveniente probabilmente dall'area del Pacifico. L'analisi dei file, però, aveva fatto scoprire agli investigatori che quelle foto erano state diffuse sul web proprio dalla Spagna.




 

A quel punto, la polizia spagnola aveva iniziato a collaborare con i colleghi australiani per cercare di identificare e arrestare il responsabile. Le indagini avevano portato a scoprire che l'uomo utilizzava diversi nomi utente su varie piattaforme occulte di pedofili. Il modus operandi dell'uomo era estremamente diversificato: in alcuni casi abbordava in video-chat bambini e ragazzi, per poi farsi spedire foto e video espliciti minacciandoli, ma in altre circostanze aveva addirittura hackerato alcune telecamere di sicurezza, nelle case dei bambini a cui insegnava l'inglese e non solo. Lo riporta anche 20minutos.es.




 

Dopo aver scoperto anche degli annunci come insegnante di inglese madrelingua, gli investigatori spagnoli sono riusciti a identificare e a fermare l'uomo. Esperto informatico, il cittadino britannico, con precedenti analoghi risalenti a quando era minorenne, era riuscito ad hackerare alcune telecamere installate in casa, sia sul posto che da remoto. In questo modo, l'uomo era riuscito ad accedere alle telecamere di videosorveglianza di oltre 70 famiglie residenti in vari paesi del mondo, ottenendo più di mille registrazioni di bambini nudi.




 

L'inquietante materiale che l'uomo era riuscito a collezionare veniva poi venduto sul dark web in cambio di Bitcoin e altre criptovalute. A volte, però, il materiale pedopornografico veniva 'barattato' con altri pedofili sparsi in tutto il mondo. Tra gli interlocutori dell'arrestato c'erano anche persone residenti in Romania e implicate nella prostituzione minorile. L'uomo, inoltre, agiva da intermediario tra reti diverse di pedofili.

 

 

 

Dei bambini che l'uomo era riuscito a 'immortalare', due sono residenti in Spagna e uno di loro è stato anche vittima di abusi sessuali. Le indagini hanno permesso di accertare anche che l'uomo si era messo in contatto con un adulto che conosceva una delle piccole vittime, stabilendo un compenso di circa 70 euro per ogni foto. L'uomo è ora sottoposto a custodia cautelare in carcere e gli sono stati sequestrati diversi materiali: due smartphone, un pc portatile, otto hard-disk, due chiavi USB e documenti stampati.

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