Un dolore così grande da trovare spazio solo nel silenzio, quello di nonna Maria, che in un colpo solo ha perso la nipotina Diana e la figlia Alessia Pifferi, della quale ha detto: «Per me non esiste più».
Quando ha saputo della morte della bambina in quella casa dove solo fino a qualche tempo prima aveva vissuto anche lei, Maria si è precipitata a Milano da Crotone, dove si era trasferita con il nuovo compagno. Non ha parlato molto, si è affacciata alla finestra lo scorso sabato, quando a Ponte Lambro hanno organizzato una fiaccolata per la bimba morta dopo cinque giorni di stenti. Domenica, invece, ha raggiunto il cancello dell'abitazione alla periferia di Milano per sistemare fiori e peluche lasciati da quanti sono rimasti scioccati dalla tragedia della piccola anima.
A quanti le avevano fatto le condoglianze, su Facebook aveva risposto: «Mia figlia è un mostro». Parole dure, che, parlando con il quotidiano Il Giorno, ha detto di aver scritto in un momento di rabbia. «Comunque non voglio più saperne di lei: per me non esiste più», ha ribadito. Della nipotina, invece, aveva saputo da subito: contrariamente a quanto raccontato agli inquirenti da Alessia Pifferi, che sostiene di aver scoperto di essere incinta solo al momento del parto avvenuto a sette mesi e mezzo, la nonna di Diana dice che la figlia l'aveva messa al corrente della gravidanza sin dai primi tempi. «Vedevo la mia nipotina in videochiamata e non notavo nulla di strano. Se avessi saputo quello che succedeva, sarei corsa a Milano. Non ne avevo idea. Io vivo lontano, a Crotone. Non potevo immaginare una cosa simile» ha concluso la nonna prima di chiudersi nuovamente nel silenzio.
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