Avrebbe ucciso suo figlio, neonato di appena un mese, con una tale violenza da procurargli traumi fatali alla sua sopravvivenza.
Dopo 10 mesi di sofferenza, il piccolo di Verona è morto e la sua mamma è stata condannata a 6 anni e 8 mesi di carcere. Una sentenza definitiva emessa dalla Cassazione, che ha rigettato l'appello della donna, condannata per omicidio preterintenzionale, scrive il Corriere Veneto.
Forse esasperata o stanca, la mamma del neonato, lo avrebbe «scosso con eccessiva energia» causandogli danni permanenti, e nonostante la richiesta dell'avvocato di una perizia tecnica per accertare il nesso causale tra le lesioni riportate ed il decesso, i giudici hanno condannato la donna per i fatti avvenuti nel 2017. A fine settembre di 5 anni fa, i genitori del bimbo nato il mese precedente, chiamarono l’ambulanza a casa per soccorrere il figlio che non respirava più.
Dal ricovero in ospedale, il piccolo, è stato intubato ed attaccato alle macchine dell'ospedale di Borgo Trento 24 ore su 24. Dieci mesi dopo, a neanche un anno, il neonato ha smesso di respirare. Entrambi i genitori vennero subito indagati per lesioni gravissime e poi con la morte del piccolo, l'accusa cambiò in omicidio preterintenzionale. Il papà venne assolto con formula piena per non aver commesso il fatto, mentre la mamma, nonostante i giudici di primo e secondo grado abbiano sostenuto che fosse «una brava madre», è stato condannata fino al terzo grado di giudizio.
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