mercoledì 28 dicembre 2022

Ventimiglia, bambino di 6 anni ridotto in fin di vita: svolta nel caso. Il nonno si costituisce: aveva dato la colpa a un'auto pirata


 


Ha aspettato poco più di una settimana prima di andare dalla polizia e raccontare la verità. 



L'incidente che ha lasciato gravemente ferito un bambino di 6 anni a Ventimiglia, ha assunto all'improvviso dei tratti più delineati grazie alla confessione del compagno della nonna paterna. Dal 19 dicembre, giorno dell'incidente, la polizia aveva cercato un'auto pirata. Adesso le indagini si sono spostate altrove e si dovrà chiarire l'eventuale coinvolgimento dell'uomo.



L'uomo è stato ascoltato oggi, 28 dicembre, per la terza volta dal giorno dell'incidente. Ma rispetto agli altri due interrogatori, stavolta avrebbe deciso di confessare un suo coinvolgimento nella vicenda. Per il momento le autorità non hanno fatto sapere cosa l'uomo avrebbe riferito e non risultano provvedimenti restrittivi nei suoi confronti. Nelle prossime ore sarà però ascoltato dal magistrato.



L'incidente è avvenuto il 19 novembre scorso. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzino era stato perso di vista dai nonni, che lo avevano trovato gravemente ferito in strada qualche minuto dopo. Portato d'urgenza all'ospedale Gaslini, ha riportato la frattura scomposta al braccio, lesioni a milza, polmoni e la frattura di otto vertebre. Secondo quanto riscontrato dal medico che lo ha soccorso, il piccolo aveva ferite compatibili con un investimento da parte di un’auto, versione che era stata confermata dai nonni. 

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