«Nata stamattina 3/05/2023. A casa solo io e lei (come in questi 9 mesi)». La mamma che mercoledì ha affidato la sua bambina appena partorita alla Croce Rossa di Bergamo ha suonato il campanello collegato alla Culla per la vita due volte.
La prima per lasciare la bimba, che poi è stata chiamata Noemi, la seconda per consegnare ai soccorritori un biglietto di poche righe, nella quali si legge tutta la difficoltà della gravidanza appena terminata ma anche tutto l'amore della donna che ha scelto di affidare sua figlia nella speranza di un futuro migliore di quello che avrebbe potuto garantirle lei stessa.Ha suonato il campanello della Culla della vita intorno alle 17, ma non è andata via subito. Ha spettato che sua figlia fosse al sicuro tra le braccia di qualcuno che se ne sarebbe preso cura, poi ha suonato di nuovo, e lasciato un biglietto: «Nata stamattina 3/05/2023. A casa solo io e lei (come in questi 9 mesi). Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio x sempre dalla mamma. Vi affido un pezzo importante della mia vita, che sicuramente non dimenticherò mai».
È in assoluto la prima volta che viene usata a Bergamo la Culla per la vita, inizialmente posizionata nei pressi del monastero Matris Domini di Via Locatelli, in centro città, e nel 2019 spostata a Longuelo, nei pressi della Croce Rossa. La culla è riscaldata in inverno e rinfrescata d'estate: un sensore consente di allertare la centrale della Croce rossa e far scattare il soccorso. La bimba è probabilmente nata nella mattinata di oggi e la mamma deve aver partorito in casa. Ha lasciato la bimba attorno alle 17.05 e dopo cinque minuti è tornata lasciando nella culla un biglietto preso in esame dalla questura
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