Gaia e Amelia avevano otto e dieci anni: erano sorelle.
La loro madre Katarzyna Jadwiga Novak ne aveva 37. Avrebbe compiuto 30 anni a gennaio, invece, Musa Arama. Sono loro le quattro vittime dell'incidente che si è verificato nella tarda serata di domenica nelle campagne di Cerignola, in provincia di Foggia, tra una Audi A3 e un motorino. Feriti ma non in pericolo di vita il padre delle due bambine, un bracciante agricolo di 40anni originario del Mali, un'altra sorellina di 13 anni ed un fratellino di 4.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori la famiglia in auto rientrava a Trinitapoli (Barletta-Andria-Trani) domenica sera: l'impatto tra l'Audi e il motorino (guidato da Arama, 29enne maliano) si è verificato lungo la provinciale 75, ex statale 544 a pochi chilometri da borgo Tressanti. Qui in aperta campagna il drammatico scontro.
Un intervento durato diverse ore in questo tratto della ex statale tra la provincia di Foggia e la Bat, dove già in passato si erano verificati altri gravi incidenti. Una sequenza di morte che non ha risparmiato tre dei sei occupanti che si trovavano a bordo della Audi A3 e il motociclista il cui cadavere è stato ritrovato a diversi metri di distanza dal mezzo che guidava. In elisoccorso alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo è stato subito trasferito il 40enne alla guida dell'auto; gli altri due figli della coppia, invece, sono stati trasportati nell'ospedale di Foggia.
Sull'asfalto i cadaveri delle quattro vittime. Gaia e Amelia, con i loro genitori e fratellini vivevano da tempo in Puglia, a Trinitapoli: le due vittime più piccole del drammatico incidente erano nate a Foggia e frequentavano la scuola elementare. La madre invece, di origine polacca, era casalinga. Anche Musa Arama era in Italia per cercare una vita diversa, lontana dalla guerra. Per lui, però, come per le due sorelline con la loro madre, quel sogno si è fermato per sempre nella terra in cui cercavano un futuro migliore.
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