lunedì 16 dicembre 2019

CESAREO O PARTO NATURALE? QUAL'E' LA SCELTA MIGLIORE?




Alcune donne per paura preferiscono sottoporsi ad un parto cesareo; un parto deve essere
considerato dal presupposto che na nascita è un processo fisiologico nel quale bisogna intervenire a modificare deviazioni solo se necessario.


Partorire in modo naturale consente un recupero migliore e più rapido, per prendersi cura del proprio bambino. Un cesareo è un’operazione e, come tutti gli interventi chirurgici, richiede un processo di recupero e cure speciali per far sì che la ferita si rimargini al meglio.

Il parto naturale consente invece un recupero praticamente immediato. Fate in modo che chi vi assiste durante il parto promuova un clima di fiducia, sicurezza e intimità, rispettando la vostra privacy, dignità e riservatezza. 


L’informazione è fondamentale

È essenziale che voi e le vostre famiglie conosciate a fondo il periodo riproduttivo che state attraversando, che vi lasciate coinvolgere dalle attenzioni che ricevete e che partecipiate attivamente al momento del  parto.


L’ideale è che la coppia disponga, fin dall’inizio della gravidanza, delle informazioni sul processo fisiologico della maternità e sul fatto che la donna sviluppa la capacità di partorire in modo del tutto naturale.
Per questo, è necessario frequentare gli appositi centri e chiedere il parere di vari medici.
Secondo i professionisti della SEGO, è in questo modo che si possono evitare incertezze e timori, per vivere una gravidanza serena e orientarsi verso il parto naturale, riconsiderando l’inutilità di un cesareo senza motivazione.


Sveglie e pronte

C’è un altro punto importante: durante il parto sarete coscienti di quello che accade intorno a voi, perché sarete sveglie e non sedate come accade normalmente durante il cesareo. Potrete vedere vostro figlio quando esce dal vostro ventre e prenderlo subito tra le vostre braccia.


Nel corso dell’intero travaglio potrete avere vicino le persone a voi più care che vi daranno tutto il loro appoggio. Tra queste persone, che sceglierete liberamente, è bene che ci sia qualcuno che vi è stato accanto fin dalle prime tappe di questo percorso straordinario.

Il parto cesareo come opzione

La nostra intenzione non è quella di screditare il parto cesareo, ma presentarlo più come un’alternativa in caso di eventuali circostanze o condizioni sfavorevoli che possono mettere a rischio la salute della mamma o quella del bambino.
L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) utilizza il tasso di cesarei come indicatore della qualità materna e perinatale.


Nelle raccomandazioni del 1985 riportava come criterio di qualità un tasso di cesarei pari al 15% dei parti, in base al numero di donne che presentavano complicazioni potenzialmente fatali durante il parto.



Gli alti tassi di parti cesarei possono essere dovuti a complicazioni materne e neonatali, e comportano maggiori costi e medicazioni rispetto al parto ordinario.
L’incidenza dei cesari nei paesi europei è superiore a tali valori e continua ad aumentare progressivamente.


Vi sono fattori nuovi che potrebbero essere relazionati a tale incremento, come l’aumento dell’età media delle madri, dei parti multipli, della richiesta da parte delle donne anche per il timore di complicazioni dovute a malasanità.
Tutte queste ragioni sono più che valide e l’ideale, come in tutti i casi della vita, è che si tratti di una scelta consapevole, adeguata alle proprie necessità e presa con sicurezza e fiducia.


Ci penserà l’informazione a sfatare miti e paure infondati. Ecco alcuni consigli tratti da un manuale che si chiama “Strategie e cure del parto normale”. Questi consigli sono rivolti a chi assiste al parto, ma anche voi potete farli vostri:
• Informarsi sui segnali di riconoscimento di un vero travaglio.
• Fare in modo che la gestante possa deambulare e scegliere di adottare la posizione in base alle sue necessità e preferenze.
• Consentire l’ingestione di alimenti, soprattutto liquidi, a seconda delle necessità della gestante.
• Promuovere un ambiente confortevole (in termini naturali, architettonici e psico-sociali) affinché tutto proceda in armonia.
• Monitorare e controllare l’adeguato benessere fetale in base alle raccomandazioni della OMS.


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