mercoledì 13 gennaio 2021

Capricci dei terribili 2 anni, 5 consigli per gestirli





Le mamme dei bambini di due anni sanno a cosa ci riferiamo: la fase della crescita infantile piùdifficile è sicuramente quella che si concentra nei 2 anni. Capricci continui, urla sovrumane e aggressività manifesta permeano la giornata dei genitori con un bambino nella fase dei “terrible two“. Con l’aiuto di questo articolo scopriremo perchè succede e cosa fare per evitare guerre infinite. Ecco a voi 5 strategie per gestire i terribili bambini di 2 anni.
 


I capricci, gli strilli, i morsi sono dei comportamenti consistenti che non si riescono a bloccare in nessun modo! I bambini nella fase di crescita circoscritta dai 18 ai 24 mesi sperimentano tantissime cose nuove: scoprono che possono essere autonomi nello spostarsi dove vogliono, iniziano a comprendere che se mettono in atto alcuni comportamenti la mamma ha delle risposte differenti e cosi via! In altre parole i bambini di 2 anni acquisiscono il concetto di essere separati dalla mamma!
Il bambino di 2 anni prende consapevolezza della propria autonomia rispetto al corpo materno. Avete notato che il neonato quando vuole essere preso in braccio piange e si dispera? In quel caso non sono capricci! Il neonato ha il bisogno fisiologico di essere accudito dalla madre. La differenza tra neonato che piange e bambino che fa capricci è che il neonato sta esprimendo con il pianto un disagio, un bisogno: è come se dicesse ” ho bisogno della mamma per garantirmi la sopravvivenza”.

 


Nel caso del bambino di 2 anni che vuole essere preso in braccio, parliamo di vero e proprio capriccio. Il capriccio, infatti, insorge proprio intorno ai 2 anni, quando il bambino inizia a capire di avere un determinato potere decisionale sulla mamma.

Prendiamo un esempio classico riferito da una mamma sul web:
"Avevo detto a mio figlio A. un “no” alla richiesta di comprargli l’ennesimo giocattolo. Ero al centro commerciale e A. ha iniziato a disperarsi, cose se fosse successa una cosa terribile! Si è buttato per terra e sbraitava… è stato molto teatrale! Alla fine mi sono arresa e gli ho comprato la macchinina che voleva"

Ma perchè succede questo? In quel momento il bambino capisce che la mente della madre ha la capacità di decidere una cosa diversa da quello che vorrebbe lui.
Fino ad un certo punto dello sviluppo infantile la mamma ha sempre soddisfatto i suoi bisogni ( fame, sonno e bisogno di sicurezza), i desideri del bambino combaciavano con le attenzioni materne. Ora, pensa il bambino, perchè non può soddisfare il mio bisogno di avere un altro giocattolo? Perché la mamma dice di no? Questa consapevolezza fa arrabbiare molto il bambino, che sperimenta la sua indipendenza sia fisica che mentale.

Una volta compresa la motivazione dello stato mentale del bambino di due anni, dobbiamo trovare un modo per gestire i suoi capricci. La parola chiave per tenere a bada i capricci è “relazione”: avete fatto caso che i capricci avvengono sempre in relazione? Quando il bambino è da solo non fa capricci; quando arriva la mamma che dice di lavarsi le mani e il bambino si butta a terra provate a porvi in relazione con lui:

1. Mettetevi al suo livello, giocate insieme a lui, riprovate dopo una mezz’ora a fare la vostra richiesta in modo calmo e tranquillo
“mi è piaciuto tanto giocare con te! Ora che abbiamo finito andiamo a lavare le manine così possiamo cenare!” 
Le probabilità di un capriccio diminuiranno notevolmente, se ci poniamo in questo modo! Se il capriccio è indice di consapevolezza di separazione con la mamma, mettendoci a giocare con lui e ponendoci in tono attento e rassicurante lo aiuterà a gestire meglio il suo vissuto personale.

2. Altra strategie: date (poche) regole ma chiare! Un bambino di 2 anni non può star dietro a troppe regole. Decidete quali sono per voi le regole fondamentali e ripetetele spesso con tono tranquillo. Una volta stabilite le regole ricordatevi di mantenerle. Ricordatevi di essere fermi e convinti di quello che fate. Anche il vostro bambino, alla fine, sarà convinto che rispettare la regola sia una cosa giusta.

3. Rispondete al capriccio con un stato d’animo calmo e paziente: vostro figlio sta urlando come un ossesso e voi gli chiedete di smetterla urlando a vostra volta? Non è un buon metodo per estirpare il capriccio. Oppure è molto comune che le mamme, esasperate dal capriccio del proprio figlio, lo accontentino dopo aver detto svariati no, seguiti da un debole “si, va bene“. In questo caso stiamo rafforzando il suo comportamento e la prossima volta ripeterà la stessa scenetta.
Avete provato di tutto ma il capriccio si è presentato? Magari siete in un luogo affollato e non siete sicuri di riuscire a contenerlo? Provate queste strategie!

4. Ascoltatelo: accogliete il suo stato d’animo e ditegli che capite che è arrabbiato e vi dispiace che sia così, ma che dovrà comunque fare ciò che gli avete detto. Facciamo un esempio:
Vostro figlio non vuole darvi la mano quando siete per strada, ripetetegli la regola
“se non mi dai la mano, ritorniamo a casa”. 
Il bambino sbraita? Ditegli “so che vorresti andare al parco giochi e sei dispiaciuto ma ora torniamo a casa!” E poi tornate a casa. Per davvero!

5. Consapevolezza dei vostri modelli educativi di riferimento: quali sono stati gli stili educativi che avete ereditato dai vostri genitori? E’ molto probabile che ripeterete gli stessi comportamenti appresi in passato. Esserne consapevoli è importante per capire dove potete migliorare e se prendere esempio dai vostri genitori.



Ci sono alcuni comportamenti che peggiorano e accrescono la quantità e intensità del capriccio! Vediamo cosa non fare durante una crisi capricciosa del bambino di 2 anni:

1. Urlare: quando perdete la pazienza e iniziate anche voi ad alzare la voce, il bambino si spaventa molto e potrebbe fare ancora più confusione. Vedere la mamma perdere il controllo lo rende insicuro, spaventato e arrabbiato. Al contrario, abbiamo detto che durante il capriccio il bambino ha bisogno di sentire la vicinanza con la figura di riferimento, quindi la mamma deve mostrarsi calma e avere tutto sotto controllo.

2. Distrarlo: può sembrare una buona strategia, nelle emergenze da “terrible two”; ma a lungo andare può diventare un modo per evitare il conflitto e quindi il bambino non capirà quando e perchè rispettare le regole. Inoltre distrarlo ricorrendo a espedienti vari (giochi e cosi via) lo rendono confuso e tendente alla dipendenza dagli stimoli esterni.

3. Minacciare o promettere: a volte sembra l’unica strategia per calmare il bambino; attenzione! Il bambino può anche interiorizzare e rispettare la regola imposta dalla mamma, ma lo fa per paura delle conseguenze o per ricevere un premio.Ciò lo renderà viziato e insicuro.

Care mamme, non pensate che assecondando in tutto vostro figlio lo privereste di questa consapevolezza della separazione tra voi e lui! E’ un passo fondamentale per la sua crescita; rimandare questa fase significa mantenere l’illusione della fusione simbiotica con la mamma. Attraversare la fase del terrible two è l’unica strada per crescere in modo sano.
In conclusione, la fase dei terribili 2 anni passerà, come tutto, ma ricordatevi che il fattore chiave è: fermezza nelle regole, pazienza nel farle rispettare e comprensione delle sue emozioni negative. Dopotutto la crescita è fatta di sacrifici e sudore. Ma quanta soddisfazione nel vedere vostro figlio crescere! Ce la farete mamme
 


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