Intervento estremo, ieri sera, alle Molinette. In Neurochirurgia è stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza
per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista: mamma e neonata sono salve.Un piccolo tumore benigno posto nel centro della scatola cranica stava sanguinando, comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.
La decisione di sottoporre urgentemente la paziente ad intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dottor Francesco Zenga, neurochirurgo responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze (diretto dal dottor Vincenzo Villari) e dalla professoressa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia (diretta dal professor Ezio Ghigo).
I due medici si sono confrontati con i ginecologi della Ostetricia ospedaliera 3 dell'ospedale Sant'Anna per prendere la delicata decisione. Grottoli e Zenga, specialisti di patologie a carico dell’ipofisi, hanno valutato che la chirurgia fosse l’unica opzione per salvare la vista della paziente.
La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dottor Paolo Cortese (direttore facente funzione della Ginecologia e Ostetricia 3) e dalla dottoressa Valeria Accortanzo con l’anestesista dottoressa Evelina Gollo (direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna).
Non appena partorita con successo la piccola Beatrice, di 2,185 Kg, è stata affidata al neonatologo dottor Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale (diretta dal dottor Daniele Farina), che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli
interventi.
La perfetta sinergia tra il personale infermieristico delle Molinette e le ostetriche del Sant’Anna ed i giovani medici in formazione specialistica della Neurochirurgia ha reso possibile il completamento dei tre interventi. Cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in urgenza ed in sinergia, nonostante il periodo difficile della pandemia Covid, per salvare la vita e la vista ad una giovane mamma ed alla propria neonata.
La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna e non solo abbracciare la piccola Beatrice, ma soprattutto potrà vederla.
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