mercoledì 26 maggio 2021

Strage del Mottarone, il freno era disattivato: un video prova l’errore. E c'è il primo indagato





Ci sarebbe solo un nome, al momento, nel registro degli indagati, per l’incidente della funivia del Mottarone nel quale domenica sono morte 14 persone, tra cui due bambini.

A quanto riferito, si tratta di un dipendente della Ferrovie del Mottarone Srl, la società che gestisce la funivia. 


L’uomo è assistito dall’avvocato Annamaria Possetti. Prima di lei in caserma dai carabinieri, dove l’indagato è stato interrogato insieme ad altri dipendenti della società, si era presentato l'avvocato Cania Di Milio, ex sindaco di Stresa. Il legale ha però dovuto rifiutare l’incarico perché il Comune potrebbe essere parte in causa. A due giorni dall’incidente, sei dipendenti della società che gestisce l’impianto della funivia del Mottarone sono stati sentiti dai carabinieri di Stresa .


Una foto scattata nei momenti successivi alla tragedia della funivia sul Mottarone sembra mostrare un “forchettone”, un elemento in metallo che serve a tenere aperte le ganasce dei freni, ma va tolto quando le persone sono a bordo della cabina perché altrimenti impedisce la frenata in caso di emergenza, come ad esempio nel caso di rottura del cavo trainante. 


Una presenza, quella rilevata da una foto del Soccorso alpino, che spiegherebbe perché la cabina è precipitata nel vuoto per circa 20 metri. Immagine che fa parte degli elementi su cui la procura di Verbania cerca di fare chiarezza e che insieme alla rottura del cavo trainante avrebbe determinato l’incidente in cui domenica hanno perso la vita 14 persone.

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