giovedì 3 giugno 2021

Gli Italiani non fanno più figli e gli altri? Quali sono i problemi (globali) legati alla fertilità


 


La natalità in Italia è in forte calo, ma non solo il nostro Paese sta riscontrando un simile trend: quali sono i problemi legati alla fertilità?


I dati forniti da Banca d’Italia sull’andamento demografico italiano nel 2020 non fanno dormire sonni tranquilli. Il report fa notare come la pandemia abbia avuto un impatto lieve sulle fasce d’età più giovane, il che rende l’assetto demografico del nostro Paese praticamente invariato rispetto a com’era prima dell’arrivo del Covid-19. Dovrebbe essere una buona notizia, ma non è esattamente così. Questo perché sebbene i più giovani siano stati la fascia meno colpita dai decessi per Covid, la pandemia ha comunque contribuito ad abbassare ulteriormente il tasso di natalità in Italia.



Quello della decrescita demografica è un problema che l’Italia si porta dietro ormai da tempo e già nel 2019 il tasso di fecondità per ogni donna in età fertile era di 1,3 figli, ben al di sotto della soglia che garantirebbe il rimpiazzo numerico tra le generazioni. Un segnale preoccupante se si pensa che nel 1964, anno di maggiore crescita della popolazione italiana il tasso di fecondità era del 2,7% il che significa che c’è stato un calo del 60%. In tal senso il 2020 non è stato positivo, visto che le nascite si sono bloccate a 404 mila neonati e i decessi sono saliti a 343 mila.



Il timore è che una volta superata la pandemia bisognerà fare i conti con la crisi economica e sempre più giovani potrebbero trovarsi in una situazione di impossibilità economica a creare una famiglia con figli. Proprio l’incertezza lavorativa e retributiva è una delle cause preponderanti di questa decrescita della natalità, con i giovani che preferiscono attendere la stabilità economica prima di pensare ad avere figli. L’aumento dell’età anagrafica dei genitori, comporta anche un minor numero di bambini, sia per ragioni di tempo che per ragioni puramente fisiche.



Tra i fattori che potrebbero portare il tasso di natalità a diminuire nel corso dei prossimi anni pare ci sia anche il cambiamento climatico. Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, infatti, l’aumento della temperatura del pianeta potrebbe portare tutti gli animali che presentano testicoli esterni a diventare sterili. Lo studio evidenzia come la spermatogenesi per essere efficace necessita di determinate temperature, dunque l’innalzamento della temperatura terrestre potrebbe rendere sterili le specie che presentano testicoli esterni. Quelle sottoposte a questo rischio sono 43 specie, tra le quali anche gli esseri umani.



Si tratta di uno studio che potrebbe essere smentito da dati ulteriori ed in ogni caso attualmente il cambiamento climatico non ha ancora portato a temperature tali da poter verificare questa ipotesi. Il calo demografico registrato nel nostro Paese e in altri del mondo, dunque, non è imputabile attualmente a questo. Ma quali sono i dati anagrafici degli altri Paesi? In quali c’è un aumento e in quali un calo?


Osservando il tasso di natalità dei Paesi del mondo stilato nel Cia Factbook, pubblicazione annuale sul tasso di natalità, ci accorgiamo che l’Italia si trova nelle ultime posizioni con un tasso del 7.0 su 1000 abitanti, lo stesso del Giappone e superiore solamente a Grecia, Andorra, Corea del Sud, Porto Rico e Saint-Pierre et Michelon. I Paesi con il maggior tasso di natalità sono quelli africani con in testa il Niger che presenta un tasso di natalità pari a 47.28 nascite sul 1000 abitanti.

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