sabato 31 luglio 2021

Come comportarsi quando tuo figlio non è d'accordo con te


 


Nella crescita di un figlio arriva sempre il momento in cui questo sviluppa idee diverse dalle tue. L'importante è che questi si risolvano con la comunicazione e l'assertività, invece di ricorrere a regole ferree.



Tuo figlio non è d’accordo con te e non sai come comportarti? Il primo consiglio ti potrà sembrare duro, ma è necessario da parte tua comprendere che tuo figlio, come qualsiasi altro essere umano, ha delle idee proprie che spesso possono non coincidere con le tue. E questa, anche se non sempre ti potrà piacere, non è affatto una cosa negativa. In questo articolo ti suggeriamo dei consigli su cosa fare quando tuo figlio non è d’accordo con te.


Sì, sicuramente può apparire fastidioso che la tua piccola creatura sia così testarda. Ma devi capire che sta semplicemente difendendo la sua opinione. Chi è che non lo farebbe con passione?


Arriverà sempre un momento in cui un bambino avrà un’idea sua, la prima. Anche se è sbagliata, la difenderà con le unghie e con i denti finché non capirà perché non gli è permesso realizzare la sua idea, il suo desiderio.


Questa situazione, secondo la psicologa Rosa Jove, è all’origine di molti capricci e problemi di convivenza all’interno della casa. Ma prima di combatterla, è necessario capire che i conflitti non vengono creati dal bambino per piacere, ma sono una parte essenziale della sua crescita. Solo dopo aver acquisito questa consapevolezza sarai in grado di agire in modo più positivo.




Difendendo le sue idee, tuo figlio sta diventando indipendente, sperimentando, ragionando. Questo lo renderà un adulto con dei principi propri, quindi prima di censurarlo è meglio mediare, fargli vedere che probabilmente si sta sbagliando. Ma per portare a termine con successo questo processo è fondamentale che tu mantenga la calma.


“Una migliore comprensione del bambino e una maggiore tranquillità in famiglia sono di solito un buon punto di partenza per cercare di migliorare le cose”, afferma l’autore di diversi libri sulla maternità e sulla psicologia infantile. Se comprendi di più tuo figlio, i problemi sono ridotti al minimo, consiglia.


Inoltre, è bisogna pensare che, in generale, la maggior parte dei bambini non ha idee proprie che mettono a rischio la loro vita. È molto probabile che voglia indossare dei pantaloni che non si abbinano a una maglietta, il che va contro il buon gusto, ma nessuno morirà per questo.


Ma se vuole prendere in mano un coltello o intraprendere un’attività pericolosa, è fondamentale spiegargli, usando argomenti che può capire in base alla sua età, che può farsi del male. Se si tratta di una situazione in cui è necessario che ti obbedisca, allora prova la tecnica dei tre passi: primo, comprendi il bambino; secondo, educalo e spiegagli cosa ti aspetti da lui; e terzo, lascia che scelga le sue soluzioni.



La genitorialità rispettosa si propone di aiutare il bambino a riconoscere i limiti innati della convivenza. Il tuo ruolo di genitore è quello di stabilire limiti e regole chiare, che lo accompagnino consapevolmente nell’importante processo di riconoscimento di questi e della disciplina. I limiti devono essere ragionevoli e rispettosi dell’integrità del bambino come persona.


Cerca di non sgridarlo, punirlo o picchiarlo, ricorda che è in grado di ragionare; dopo tutto, il conflitto è sorto perché sta difendendo un’idea.


Alcuni esperti raccomandano che piuttosto di cercare di convincerlo che ha torto, dovresti spiegargli il tuo punto di vista iniziando così con delle espressioni del tipo: “Hai assolutamente ragione, ma questo è il tuo punto di vista. Il mio…”



Questa frase ti permette di dare ragione a tuo figlio e convalidare i suoi sentimenti, chiarendo al tempo stesso che non sei d’accordo con lui, ma senza cercare di giudicare, imporre o convincere. Questo atteggiamento ha l’effetto magico di accorciare le distanze tra gli interlocutori e abbattere le barriere di comunicazione, aiutando tuo figlio ad abbassare la guardia. E, inoltre, è un metodo che funziona anche con gli adulti!



Un altro dato da prendere in considerazione è che molte volte i bambini si ribellano perché sono stressati. Conosci già gli effetti dello stress su di te, quindi puoi immaginare cosa sta provando. Per liberarlo da esso, lascialo giocare.




La filosofia dell’attaccamento genitoriale, sottolinea che il gioco è un’attività essenziale per lo sviluppo e la formazione del bambino. “Le ore di gioco lo aiutano a scaricare lo stress, il cui effetto favorisce la comparsa di problemi di convivenza”.


Vale la pena ricordare che il fatto che i nostri figli si annoino eccessivamente, essere troppo severi e pretendere da loro ciò che non gli abbiamo insegnato sono di solito gli ostacoli più frequenti che impediscono la serenità familiare. Quindi, tenendo conto di questi aspetti e mantenendo la calma per poter mediare con argomenti, puoi sicuramente combattere qualsiasi battaglia.

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