lunedì 9 agosto 2021

La posizione del bebè indica come sarà il vostro parto




La postura del feto indica come sarà il vostro parto. Questa affermazione così concreta ci dirà se potrete avere il vostro bebè

tramite parto vaginale o se dovrete ricorrere a un cesareo.  L’85% dei bebè si colloca a testa in giù, nella cosiddetta posizione cefalica.  È la più naturale ed è anche quella che facilita un parto vaginale.

Ciononostante, non tutti i casi sono uguali. Molte volte il bebè non assume la posizione cefalica nemmeno nei mesi previsti. Per questa ragione affronteremo questo argomento, così che possiate venire a conoscenza di tutti gli aspetti che riguardano questo fenomeno, che può definire il vostro tipo di parto.


È molto importante che il bebè si posizioni correttamente nel bacino, affinché la donna possa avere un parto vaginale, o anche un’estrazione tramite cesareo che risulti più semplice. Intorno al settimo mese di gravidanza, la postura del feto inizia ad essere cefalica, vale a dire con la sua testa vicino al bacino della mamma.

Questa azione viene eseguita in maniera automatica. Si ritiene che nelle madri primipare e nelle donne che si trovano al loro secondo parto, il bebè possa cambiare posizione all’ottavo mese. Può farlo anche poche settimane prima del parto.


Tuttavia, esistono anche altre posizioni nelle quali il vostro bebè può sistemarsi  e che potrebbero costituire una complicazione per il travaglio. Alcune di queste sono:

La posizione cefalica anteriore

In questa postura, i bebè collocano la loro nuca nella parte anteriore del bacino. In questo modo, il parto ne risulta agevolato e può essere portato a termine nel minor tempo possibile.


La posizione cefalica posteriore

Anche questa viene considerata una posizione abbastanza favorevole. Ciononostante, se i bebè scendono con la nuca in direzione della colonna della madre, quest’ultima sentirà dolori alla schiena e affanno, e i tempi del parto si allungheranno.

Quando i bambini si trovano nelle posizioni cefaliche, si ritiene che, quasi certamente, la madre avrà un parto normale. In base all’eventualità che il feto riesca a riaccomodarsi nella posizione cefalica posteriore, è possibile che si ricorra all’impiego del forcipe, per poter giungere alla conclusione del travaglio.


Posture che richiederanno un taglio cesareo

Esistono però altre posizioni che, al contrario, comporteranno la necessità di un taglio cesareo, affinché si possa procedere all’estrazione del bebè. Queste posture sono:

Presentazione di faccia

Si verifica quando l’utero della madre ha un problema, inducendo il bambino ad affacciarsi col viso o la fronte. Per questo motivo, affinché il bambino possa uscire, il diametro aumenta, e la madre difficilmente riuscirà a dilatare e spingere a sufficienza per riuscire a effettuare la sua espulsione.


Posizione trasversale

Nel 20% delle donne incinte, i loro bebè si collocano nella posizione trasversale. Come suggerisce il nome, sono coricati orizzontalmente  sul canale di uscita. Naturalmente, se il bebè presenta questa condizione, sarà impossibile che la madre abbia un parto vaginale.


Posizione podalica

È comunemente nota come la presentazione di sedere. Solitamente, il bambino assume questa postura quando il cordone ombelicale è corto, quando l’utero presenta qualche malformazione, oppure quando la placenta si trova sopra il collo dell’utero.


Quindi, il bambino sembrerà seduto e il sedere sarà il primo elemento a uscire. In alternativa, potrebbe uscire per prima una delle sue estremità inferiori, oppure entrambe.


In un piccolo numero di casi, alcune madri sono riuscite ad avere un parto vaginale con i loro bambini in posizione podalica. Generalmente, ciò avviene quando si trovano al loro secondo o terzo parto, e il loro bacino ha già raggiunto un diametro considerevole.


In effetti, è possibile cambiare la postura adottata dal bebè, per fare in modo che il parto sia naturale. Anticamente, le cosiddette levatrici o comari praticavano massaggi molto dolci, per risistemare il bambino.


È possibile che, durante il parto, il vostro ostetrico realizzi qualche azione del genere, oppure che attenda fino all’ultimo momento. Molti bambini che si trovano in posizione trasversale, per esempio, si girano da soli per assumere la posizione cefalica.


In aggiunta, potete valutare la possibilità di compiere le seguenti attività: ricevere lezioni di nuoto, praticare yoga almeno 25 o 30 minuti al giorno e utilizzare una palla grande come quelle da spiaggia per sedervici sopra e dondolarvi in avanti. Tutte queste azioni saranno utili per fare in modo che il vostro bebè adotti la posizione adatta per venire al mondo.

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