mercoledì 17 novembre 2021

Bimbo di 10 anni ucciso, la mamma ricoverata in stato di choc. Il padre piantonato dai carabinieri


 


Disposto il lutto cittadino a Vetralla, in provincia di Viterbo, dove ieri un uomo di 44 anni polacco, Mirko Tonkov, ha ucciso il figlio di 10 anni Matias accoltellandono a morte nell'appartamento a Cura di Vetralla in cui da qualche settimana aveva il divieto di avvicinarsi. 



L'uomo è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Belcolle di Viterbo, dopo l'arresto avvenuto nella serata di ieri: è piantonato dai carabinieri.



Secondo quanto si apprende l'uomo era stato ricoverato in una clinica romana per Covid e si era negativizzato dopo i 21 giorni di isolamento. Libero di uscire, è tornato nella abitazione della ex e del bambino alla quale gli era stato fatto divieto di avvicinarsi. 



Non ha ferite, non ha contusioni. Ma uno choc così violento da impedirle di parlare, di reagire. Per questo Marjola, la mamma del piccolo Matias, è stata portata all'ospedale Belcolle di Viterbo. Lei stessa lo ha trovato privo di conoscenza in un'altra stanza dell'appartamento in via Luzi, rispetto a dove invece si trovava il corpicino esanime del figlio. 



«Il lutto cittadino è stato disposto per oggi, alle 12 ci sarà un minuto di raccoglimento nelle scuole, nei negozi e nelle attività commerciali», ha raccontato il sindaco di Vetralla Sandrino Aquilani all'agenzia Adnkronos. «Nel pomeriggio, invece, alle 18, ci sarà una cerimonia nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, frazione nella quale la famiglia gravitava, per una preghiera, in segno di partecipazione a un dolore che ha sconvolto la città. Questa mattina la gente è attonita, in giro c'è un silenzio strano, sono tutti rattristati dal dolore: solitamente la mattina ci si vede al bar, si saluta, si discute, grandi sorrisi. Oggi tutto questo è stato accantonato».



«Non ho notizie di attività da parte dei servizi sociali per la famiglia - sottolinea - so solo che l'uomo era stato attenzionato e aveva ricevuto un decreto di allontanamento dal giudice. Non accettava la separazione e magari dopo il ricovero per Covid ha pensato di tornare a casa. Non credo che se la sia presa subito con il bambino: c'è chi dice che Marjola, la mamma, si trovava in casa, chi smentisce. Tuttavia - continua il sindaco - mi sembra più plausibile l'ipotesi dell'alterco tra moglie e marito e magari che il bimbo si sia frapposto tra i due per difendere la mamma, venendo così colpito. Non c'è una giustificazione plausibile, mi sembra assurdo, comunque non credibile, che un uomo entri e ammazzi subito il figlio. C'è un buco di due ore da quando il piccolo è uscito da scuola alle urla disperate della donna. Bisogna lasciar spazio alle indagini, ma chissà cosa è successo e chi c'era in quella casa».

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