mercoledì 10 novembre 2021

Ecco il motivo per cui delle volte è meglio non condividere un giocattolo


 


La condivisione è certamente una cosa bella, ma va insegnata nel modo giusto per non crescere bambini o troppo sottomessi o troppo prepotenti.




Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che condividere i giocattoli è la cosa giusta da fare. Questo è un buon modo per fare amicizia e socializzare, che consente ai bambini di provare diversi giochi.

In molte scuole e asili ci sono persino delle regole in merito, imposte dalle associazioni dei genitori. Ma queste regole, che cercano di migliorare l’ambiente scolastico, a volte si rivelano un po’ ingiuste. In questo articolo vi diremo perché è meglio non condividere i giocattoli.




Cosa succede quando queste linee guida vengono portate all’estremo? Cosa bisogna fare quando i diritti dei nostri figli vengono violati a beneficio di un altro bambino?

Ci sono genitori che non sanno distinguere la differenza tra condivisione e prepotenza. Credono che i loro figli abbiano diritto ad ottenere tutto ciò che vogliono, spesso ignorando i bisogni degli altri bambini. Al contrario, dovrebbero spiegare loro che nella vita non è tutto dovuto. Continuate a leggere per scoprire perché è meglio non condividere i giocattoli.




Ci sono dei casi estremi in cui la condivisione può portare a dei comportamenti tossici. Questo accade perché, il più delle volte, i genitori educano male il bambino.

I casi estremi di solito sono due: insegnargli la totale sottomissione, oppure convincerlo che chiedere tutto ciò che vuole è lecito. Da questi due modelli educativi a loro volta cresceranno dei bambini sottomessi o dei bambini violenti. Vediamo le caratteristiche di ognuno di loro nel dettaglio.




Ad alcuni bambini viene insegnato a mettere i bisogni degli altri prima dei propri. Questi bambini credono che comportandosi così, gli altri bambini vorranno essere loro amici. Per ottenere attenzione, il più delle volte prestano i loro giocattoli, convinti che così gli altri vorranno giocare insieme a loro e divertirsi.




A casa è stato insegnato loro che devono condividere tutto, senza specificare che anche ciò che vogliono è importante. Infatti, non è giusto rinunciare a qualcosa ed offrirla solo perché l’altro la vuole.

Nel mondo degli adulti, una persona del genere verrebbe considerata come sottomessa e codarda. Non sarà in grado di cogliere molte opportunità al lavoro, in amore e nel corso della sua vita accademica. Inoltre, ha molta probabilità di diventare una persona frustrata e insoddisfatta della propria traiettoria di vita e magari verrà sempre calpestato.

Ai bambini deve essere insegnato a non rinunciare a ciò che vogliono solo a causa di una regola. Hanno lo stesso diritto degli altri di rifiutarsi di fare qualcosa e di far ascoltare le proprie richieste. La condivisione è una bella cosa, ma lo è anche saper dire di no.




Questi bambini sono stati educati a sapere come difendere se stessi e i loro bisogni. È molto positivo che sappiano far valere le loro opinioni, ma spesso le fanno prevalere su quelle degli altri. Al contrario, dovrebbero sapere che non possono prendere le cose degli altri bambini solo perché vogliono, tanto meno colpirli o insultarli.

Sfortunatamente, molti genitori spronano questo comportamento. Per loro, il fatto che un altro bambino non voglia condividere i giocattoli con il proprio figlio è un problema educativo esterno. Pensano solo a se stessi e alle proprie esigenze.





Se questi comportamenti continuano ad essere ammessi, il bambino rischierà di soffrire da adulto. Infatti, le persone intorno a lui non saranno sempre lì per soddisfare i suoi bisogni e finirà per diventare una persona egoista e narcisista. Questo tipo di persone è molto tossica e di solito finisce da sola e con problemi in tutte le aree della loro vita.




No, non è sbagliato condividere i giocattoli. Come accennato in precedenza, la condivisione è una cosa buona e salutare, che favorisce l’amicizia e la complicità.

Il problema sorge quando i bisogni del bambino non vengono presi in considerazione. Non bisogna calpestare nessuno per raggiungere un obiettivo. Il bambino deve imparare che condividere è bello, ma ciò non significa che vada fatto sempre e comunque.

Per evitare di raggiungere quel punto, i genitori stessi devono cambiare il loro comportamento. Vostro figlio non è al centro dell’universo e deve imparare a ricevere un no come risposta. Questi comportamenti devono essere stroncati sul nascere. Se le cose gli vengono spiegate bene fin da piccolo, vostro figlio non finirà per diventare un adulto tossico.



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