giovedì 7 aprile 2022

Contrazioni: come riconoscerle e quando andare in ospedale

 


Le contrazioni del parto non sono sempre facili da riconoscere: come distinguere le
contrazioni preparatorie da quelle di Braxton Hicks? Quando è il momento di andare in ospedale?
Le contrazioni del parto sono i primi movimenti dell'utero che si prepara alla nascita del bambino. Segnano l'inizio del travaglio e ti indicano il momento in cui dovresti andare in ospedale, o comunque prepararti all'evento. Ma come riconoscerle? Si tratta sempre delle contrazioni preparatorie? E quando è davvero il momento di andare in ospedale?

Quanti tipi di contrazioni ci sono?

Per capire come funzionano le contrazioni durante una gravidanza, è bene cominciare a distinguerle tra loro. Ci sono infatti 3 tipi di contrazioni diverse: quelle preparatorie, le contrazioni di Braxton Hicks o contrazioni irregolari, e le contrazioni del parto, cioè quelle che davvero annunciano l'inizio del travaglio e l'arrivo del bambino. Vediamo uno per uno questi tipi di contrazione, per imparare a distinguerle e non allarmarsi prima del tempo.

Come riconoscere le contrazioni? Il video per scoprirlo

In questo video, Tata Simona spiega come riconoscere le contrazioni e quando è davvero il momento di andare in ospedale. Spesso le contrazioni sono un anticipo di un parto naturale, perché se tutto va bene e il travaglio comincia da solo, la mamma potrà partorire naturalmente. Altre volte invece, nonostante le contrazioni, si deve ricorrere per diversi motivi a un parto cesareo. In alcuni casi ancora, se il bambino non si decide a nascere, si ricorre al parto indotto, che è proprio una stimolazione delle contrazioni e del travaglio con un aiuto medico.

1. Le contrazioni preparatorie: quanto durano?

A partire dal terzo trimestre della gravidanza, dal corsa in ospedale... L'utero comincia a dilatarsi, all'inizio solo in maniera occasionale e minima. Questa preparazione dell'utero è appunto episodica, e le contrazioni sono così irregolari che molte donne neanche si accorgono di averle. Spesso durano poco, tanto da far pensare semplicemente a una fitta al basso ventre. Sono dolorose, come dicevamo, ma non per tutte.

2. Contrazioni di Braxton Hicks: che cosa sono?

Le contrazioni di Braxton Hicks sono anche dette contrazioni irregolari. Spesso vengono confuse con le contrazioni del parto perché si presentano nel nono mese, sono piuttosto dolorose, ma si presentano con una frequenza irregolare. Non serve quindi andare in ospedale se sei al nono mese e hai delle contrazioni di tanto in tanto, di intensità e frequenza troppo variabile. Semplicemente, le contrazioni di Braxton Hicks segnano la fase del pre-parto, e puoi prenderle come un semplice avvertimento che le contrazioni vere e proprie stanno arrivando.

3. Le contrazioni del parto: è il momento di andare in ospedale!

Ed eccoci alle contrazioni vere e proprie, quelle che vanno monitorate e tenute sotto controllo, perché annunciano il parto. Dapprima si presentano come un'ondata di dolore, che attraversa il basso ventre e la schiena. Il dolore comincia piano, e via via aumenta di intensità, fino a scomparire piano piano. Quando si parla delle vere contrazioni da parto, il dolore torna a ondate con una certa frequenza. Via via che l'utero si dilata sempre più, le contrazioni si fanno più ravvicinate nel tempo, e le fitte più forti. Per capire quando è arrivato il momento, e cominciare ad avviarsi in ospedale, basta monitorare la frequenza delle contrazioni. Quando le contrazioni durano più di 40 secondi, e ogni nuova ondata è più dolorosa della precedente, vuol dire che ci siamo. Se sei alla prima gravidanza, non c'è bisogno di troppa fretta, perché dalla prima vera contrazione alla fase espulsiva del travaglio potrebbe passare anche molto tempo. Se invece si sono anche rotte le acque, è il momento di andare in ospedale.

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