Un marchio sulla pelle di una bambina di cinque anni, con la scritta «Xiu», che in cinese significa «vergogna».
Accade a Roma, in una scuola comunale in zona Garbatella: una storia terribile sia per la piccola che per i genitori, che hanno deciso di trasferire la figlia in un istituto femminile perché per colpa di questo episodio «ha paura degli uomini».
La vicenda, risalente allo scorso novembre, è raccontata sulle pagine romane del Corriere della Sera. «Abbiamo paura anche a uscire di casa. Chi ha marchiato nostra figlia potrebbe essere ovunque. Dobbiamo sapere chi è stato. Vogliamo giustizia per la nostra bambina», le parole dei genitori. Lui vive in Italia dal 2018, dipendente di un'azienda di ristorazione: dopo qualche tempo è stato raggiunto nel nostro Paese da moglie e figlia piccola. Lo scorso 26 novembre la bimba va dalla mamma e le dice che ha bruciore su una natica, e la mamma scopre quella scritta. «Si vergognava, si è chiusa in se stessa», dice la donna, sconvolta. La piccola racconta che è successo in un bagno della scuola materna.
Ma chi è stato a marchiarla? Non si è ancora capito. Come spiega l'avvocato Carmelo Pirrone al Corriere, un maestro romeno è stato indagato per lesioni dolose aggravate dall'odio razziale, ma non c'entrava nulla: quel giorno era assente. «Nessuno vuole un colpevole a caso. Però le indagini non devono interrompersi» dice l’avvocato, che rappresenta la coppia. E la bimba ha raccontato anche di un altro episodio, in cui a lei e a un'altra bimba sarebbero state abbassate le gonnelline, sempre a scuola. Una storia che ha i contorni dell'agghiacciante, e che non ha ancora un responsabile.
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