Giovedì scorso una donna di 36 anni avrebbe dovuto partorire la sua bimba. Ma il giorno prima del parto, succede l'irreparabile e la nascitura, muore per cause ancora da accertare.
La procura di Roma ha subito posto sotto sequestro la cartella clinica e la placenta della futura mamma che due giorni fa avrebbe dovuto partorire all'ospedale Fatebenefratelli sull'isola Tiberina, uno degli ospedali più ambiti per il parto, nel cuore della capitale, riporta La Repubblica.Secondo il pm che ha aperto l'inchiesta sul caso, ci sono elementi sufficienti per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. La gravidanza nel corso dei 9 mesi era andata bene, anche nell'ultimo controllo prima del parto nessun problema; solo 24 ore prima della nascita programmata la situazione si è complicata improvvisamente ed il cuore della bimba ha smesso di battere.
La 36enne, sotto choc, è seguita da una psicoterapeuta, mentre la procura ha disposto una serie di accertamenti per capire cosa sia successo tra l'ultima ecografia di controllo e il decesso. Il sospetto è che durante il controllo prima del parto, sia stata eseguita una manovra che potrebber aver causato la rottura della placenta, quindi un'infezione che ha portato la morte.
«L’Ospedale Gemelli Isola esprime tutta la sua vicinanza ai genitori e alla famiglia in questo difficile momento. Non appena è stata verificata l'assenza di battito della bimba, l'ospedale ha provveduto a ricoverare la mamma prendendosi cura di lei. Un servizio di assistenza psicologica e tutte le cure necessarie sono state subito messe a disposizione della mamma che è tuttora ricoverata. Inoltre è stata avviata una verifica interna per determinare la causa del decesso. Dalle primissime ricostruzioni non emergono anomalie nel processo di cura. La struttura si è resa immediatamente disponibile a fornire agli inquirenti ogni elemento utile per far luce su quanto avvenuto».
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