domenica 18 giugno 2023

Francesco, l'ombra della challenge on line sulla morte del 13enne che si è impiccato prima degli esami di terza media


 


Francesco era bravissimo a scuola,apparentemente sereno alla vigilia dell’esame di terza media, esame che avrebbe dovuto completare nei prossimi giorni.



Eppure qualcosa l'ha turbato o, peggio, l'ha convinto a tentare una challenge on line, stringendo quel cappio al collo, gesto che,altrimenti, non troverebbe spiegazioni. Quel cappio che la mamma,nonostante lo choc, ha tentato di togliere, per liberare il suo figlioletto dalla morsa letale di quella cintura stretta al collo.



Già, perché Francesco si è impiccato in casa a 13 anni. E quel gesto ha sconvolto tutta la comunità di Montoro, in provincia di Avellino.

«Salgo in camera, scendo subito».Queste le ultime parole che Francesco, che avrebbe compiuto 14 annia luglio, ha detto ai genitori due sere fa poco dopo le 21.30 prima di togliersi la vita. Il ragazzino si è legato una cintura al collo e si è lasciato andare nella tromba delle scale.



La mamma, sconvolta,dopo aver cercato di togliere quel cappio al collo di suo figlio ha tentato di rianimarlo mentre il papà ha chiamato i soccorsi. 



È avvolta nel mistero la morte del ragazzino. Tutti lo definiscono come una persona allegra, senza apparenti problemi.A scuola andava bene e si preparava a sostenere l'esame di terza media. Perché questo gesto estremo? È quello che cercheranno di capire gli inquirenti.



La Procura di Avellino ha aperto un fascicolo sulla sua morte. I carabinieri stanno indagando scandagliando le ultime ore ele ultime attività del giovane per capire se ci siano elementi ancora non emersi e che possano ricondurre a qualche motivo scatenante.



A condurre gli accertamenti i militari di Montoro e della compagnia di Solofra.

Figlio unico, padre operaio, madre casalinga, la nonna dipendente comunale, la vittima era considerata un ragazzino solare e speciale che stava preparandosi all'esame di terza media che frequentava a Mercato San Severino(Salerno) con ottimo profitto.



Tanti gli atti e i messaggi di solidarietà ricevuti dai familiari del ragazzo, che hanno ricevuto la visita didon Michele Romeo, parroco della chiesa dei Santi Leucio e Pantaleone. «Siamo rimasti tutti sgomenti - ha detto don Michele Romeo -. Davanti alla casa del piccolo Francesco c'era una folla immensa di persone che si sono precipitate in strada per capire cosa fosse accaduto. Era un ragazzino con tanti progetti e sogni nel cassetto, tanta creatività, un ragazzino brillante».

Anche il sindaco di Montoro, Girolamo Giaquinto, ha espresso «vicinanza e sostegno alla famiglia. Di fronte a una tragedia del genere - ha spiegato - c'è poco da aggiungere».

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