giovedì 1 giugno 2023

Giulia Tramontano, il dolore della sorella: «Una famiglia distrutta, ma grazie di averci aiutato»


 


La speranza di ritrovarla sana e salva, gli appelli lanciati sui social con le sue foto e la descrizione di Giulia Tramontano



Poi l'ipotesi che la ragazza di 29 anni originaria di Sant'Antimo, nel Napoletano, potesse essere stata uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, il padre del bambino che portava in grembo e sarebbe nato tra due mesi. Infine la certezza: Giulia è morta, accoltellata e semi carbonizzata. Durante i quattro giorni che sono passati tra la scomparsa della ragazza incinta e il ritrovamento del suo cadavere, la sorella, Chiara, non ha mai smesso di credere che l'avrebbe riabbracciata e a poche ore dal ritrovamento del corpo ha pubblicato un toccante messaggio di ringraziamento sul suo profilo Instagram.



Chiara Tramontano ha pubblicato tra le storie del suo profilo Instagram una foto che è un bellissimo ritratto di una famiglia felice. Con lei ci sono la sorella Giulia, il papà, la mamma e il fratello. Poi il messaggio, che è anche un ringraziamento a tutti coloro che hanno aiutato nelle ricerche: «Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali. La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto». 



Ha confessato l'omicidio Alessandro Impagnatiello, il compagno di Giulia Tramontano, la 29 enne incinta al settimo mese scomparsa da Senago nei giorni scorsi. Era stato lui stesso a denunciare la scomparsa della fidanzata cinque giorni fa. Nella serata di ieri Impagnatiello era stato portato nella caserma dei carabinieri per essere ascoltato dai magistrati e lì, ha confessato l'omicidio. Una vicenda nata dalla scoperta, da parte della vittima, che Impagnatiello aveva da qualche mese una relazione parallela con un'altra ragazza, rimasta anche lei incinta. Ieri sera i carabinieri hanno perquisito l'appartamento del giovane e le parti condominiali della palazzina dove viveva a Senago, trovando tracce di sangue. Nella notte la confessione e il trasferimento al carcere di San Vittore.

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