Si è fatta avanti un'operatrice sanitaria che ha contattato un'amica ostetrica, a casa in un giorno di riposo. La professionista, tramite videochiamata, ha dato indicazione per il parto. Nella stazione di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, il convoglio si è fermato e il vagone è stato trasformato così in una sala travaglio. La bambina è nata intorno alle ore 12 di lunedì. Il treno è arrivato in ritardo, ma nessuno si è lamentato, felici della nascita della piccola.
Subito dopo Genova la donna, in avanzato stato di gravidanza, ha cominciato ad avere delle forti contrazioni. L'idea della videochiamata si è dimostrata vincente. "La prima cosa che ho pensato, quando ho risposto alla chiamata, è stata a uno scherzo - ha raccontato l'ostetrica Daniela Sanfilippo - poi quando ho capito che era tutto vero mi sono resa conto che la soluzione della videochiamata, proposta dai dipendenti di Trenitalia fosse la migliore".
Il personale è stato perfetto, una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e ha dato asciugamani puliti e stirati. La mamma, di nazionalità straniera, è stata trasportata all'Ospedale San Giacomo di Novi Ligure dalla Croce Verde, salita sul treno dopo il parto. Il convoglio, temporaneamente adibito a sala parto, è giunto a Torino trenta minuti dopo l'orario previsto.
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