martedì 28 novembre 2023

Filippo Turetta, iniziato l'interrogatorio. I punti da chiarire dallo scotch sulla bocca di Giulia al coltello. Il legale: «Non chiederemo la scarcerazione»


 


È il giorno della verità per Filippo Turetta: iniziato l'interrogatorio di garanzia davanti al gip nel carcere a Verona, dove il giovane è recluso con l'accusa di aver ucciso Giulia Cecchettin. 



Poi, il ragazzo sarà sentito anche dal pm di Venezia che coordina le indagini dei carabinieri.

Il legale di Turetta fa sapere che non chiederà attenuazioni della misura cautelare. Il primo dicembre si svolgerà l'autopsia sul corpo della 22enne, mentre il Ris procederà alle analisi sull'auto del ragazzo.



L'avvocato Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è appena arrivato nel carcere di Verona per l'interrogatorio del 21enne davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo, che inizierà alle 10. Il difensore ieri non ha voluto anticipare se il giovane parlerà si avvarrà della facoltà di non rispondere, ma ha chiarito che non presenterà istanza di domiciliari. Dopo di lui sono entrati nell'istituto penitenziario anche la giudice e il pm Andrea Petroni.



Per il legale di Elena Cecchettin, l'omicidio della sorella Giulia è "aggravato dallo stalking". Filippo Turetta, infatti, spiega l'avvocato Nicodemo Gentile, ha "dimostrato di essere un 'molestatore assillante', il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono 'fame di possesso' verso la nostra Giulia".



Si tratta, ha chiarito, di "un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia". E ancora: "Un uso padronale del rapporto che ha spinto il Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l'omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria". Stamattina alle 10 Turetta sarà interrogato dal gip nel carcere di Verona.



Per il legale di Elena Cecchettin, l'omicidio della sorella Giulia è "aggravato dallo stalking". Filippo Turetta, infatti, spiega l'avvocato Nicodemo Gentile, ha "dimostrato di essere un 'molestatore assillante', il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono 'fame di possesso' verso la nostra Giulia".



Si tratta, ha chiarito, di "un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia". E ancora: "Un uso padronale del rapporto che ha spinto il Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l'omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria". Stamattina alle 10 Turetta sarà interrogato dal gip nel carcere di Verona.



La difesa di Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, non presenterà istanza al Riesame per chiedere la scarcerazione o una misura meno afflittiva per il giovane. Lo ha precisato il legale Giovanni Caruso. «Non anticipo alcunché rispetto all'interrogatorio di domani per rispetto all'autorità giudiziaria. Non presenterò richiesta al Riesame, né richiesta di affievolimento della misura» della custodia cautelare in carcere, sottolinea l'avvocato di Turetta. Caruso ha parlato dopo un colloquio di tre ore in carcere a Verona e alla vigilia dell'interrogatorio di garanzia.



Il legale non ha voluto rispondere alle domande dei cronisti limitandosi a questa dichiarazione. Il 21enne studente universitario domani ha tre strade: tacere davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo, rispondere alle domande del giudice o rilasciare dichiarazioni spontanee.

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