sabato 29 febbraio 2020

Cosa prova il bimbo se la mamma piange durante la gravidanza?


Ciò che prova il bambino nel ventre della madre è strettamente legato a ciò che le succede.
In quel momento lei è il suo universo, il suo contatto più vicino con il mondo esterno e con il suo mondo interiore. Ma cosa prova il feto se la mamma piange?

La scienza ha dimostrato che durante la gravidanza il feto sente le stesse cose che sente la madre, con la stessa intensità. Se piangete per la tristezza, il vostro bambino sentirà questo stato emotivo sulla sua pelle, come se fosse suo.

Durante la gestazione il bambino si prepara per la vita attraverso i messaggi che la madre gli trasmette, afferma Curt A. Sandman. La scienziata ha partecipato a un recente studio dell’Università di California-Irvine per capire cosa prova il feto. Ne è risultato che il cambiamento dello stato mentale della madre influisca sullo sviluppo del bambino prima e dopo la nascita.

Secondo la ricerca quando un feto si trova nell’utero della madre partecipa attivamente al suo stesso sviluppo, soprattutto perché durante questo periodo raccoglie informazioni per la vita dopo la nascita. Una delle scoperte più impressionanti di questo lavoro scientifico, a cui hanno partecipato anche Elysia P. Davis e Laura M. Glynn, è che il bambino può percepire lo stato psicologico della mamma.


La placenta riceve i segnali ormonali della tristezza

 Man mano che il feto cresce, riceve costantemente messaggi dalla madre che non si limitano al battito del suo cuore o alla musica che gli avvicina al ventre. In questa fase attraverso la placenta riceve segnali chimici che riflettono lo stato mentale della mamma. Gli ormoni che le madri producono quando stanno provando delle emozioni passano attraverso la placenta.

Così, se la mamma è molto triste o depressa il bambino lo sente. Questo stato emotivo incide sul suo sviluppo per buona parte della sua vita. Sul lungo periodo avere una madre depressa potrebbe portare a problemi neurologici e disturbi psichiatrici, afferma Sandman.

La stessa squadra di scienziati ha constatato in uno studio precedente che i ragazzi le cui madri erano ansiose durante la gravidanza, cosa che spesso è sintomo di depressione, presentano differenze in alcune strutture cerebrali. Tuttavia saranno necessari decenni di studi per determinare esattamente cosa significhi avere una madre depressa per la salute futura di un bambino.


Gli sbalzi emozionali influiscono sullo sviluppo emotivo del bambino

È un dato di fatto: per avere un’idea di cosa prova il feto generalmente basta guardare la madre.
Perciò l’ideale è curare la depressione pre-parto, una malattia che la scienza sa come gestire.  Ma il problema, precisano le esperte, è che le donne si sottopongono raramente a una valutazione psicologica o psichiatrica prima della nascita del loro bambino.

La cosa più raccomandabile durante la gestazione è che la madre sia equilibrata dal punto di vista emozionale, che si senta tranquilla, poiché questo farà sì che il bambino si sviluppi nella maniera migliore.

Ciò che più condiziona lo sviluppo del bambino, secondo lo studio, è la fluttuazione continua dello stato emozionale della madre. Anche il feto, infatti, si scombussola quando percepisce brevi momenti di felicità che inaspettatamente diventano tristezza o stress. Questi squilibri condizionano il bambino durante e dopo la gravidanza, perciò è indispensabile mantenere un equilibrio emozionale.

Addirittura un gruppo di psicologi perinatali assicura che il feto oltre a percepire i sentimenti della madre percepisce anche i suoi pensieri, i quali incidono ugualmente sulla maniera in cui il bambino si modella.

In questo senso, il bambino di una madre che non desiderava la gravidanza sente il rifiuto che lei prova per lui, il che gli crea futuri problemi emotivi.

L’ideale è che in questa fase così importante, in cui si creano legami tanto stretti con il bambino, la madre resti tranquilla. Evitate ad ogni costo di provare stress o sentimenti negativi; fate esercizi di meditazione, rilassamento o yoga per superare l’ansia e la tristezza.

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