mercoledì 9 settembre 2020

Torturato durante il lockdown, bimbo di 9 anni trovato morto in casa denutrito e disidratato



Il corpo della vittima, Emrik Osuna, è stato ritrovato coperto di lividi e circondato dal vomito.
Il bambino era visibilmente malnutrito e aveva subito torture dalla sua matrigna soprattutto durante il lockdown

Un bambino di nove anni, Emrik Osuna, è stato ritrovato in un appartamento dopo aver subito terribili torture da parte della sua matrigna. L’agghiacciante vicenda è accaduta nella città di Meridian, nello stato dell’Idaho, Stati Uniti.

E’ deceduto a causa delle terribili torture e della fame

A commettere gli abusi e le torture è stata la sua matrigna, la 27enne Monique Osuna, che ora dovrà affrontare l’accusa di omicidio. Il padre del bambino, il 29enne Erik Osuna-Gutierrez, è stato accusato di lesioni personali aggravate su un minore, inflizione di gravi danni fisici e distruzione di prove.
Il piccolo Emrik è stato dichiarato morto mercoledì mattina presto, poche ore dopo che i paramedici erano arrivati ​​a casa dei suoi genitori a Meridian e lo avevano trovato senza respiro, con vomito che gli usciva dalla bocca.

Secondo quanto dichiarato dal procuratore Tamara Kelly, il bambino nel corso di questi mesi aveva subito terribili violenze fisiche: la Osuna di notte lo chiudeva in un armadio, si rifiutava di dargli da mangiare e gli infliggeva punizioni fisiche. Il procuratore ha inoltre detto al giudice: “Il bambino aveva lividi su tutto il corpo, in particolare sui glutei, sull’inguine, sulle gambe e sul busto. Alcuni dei lividi erano estremamente grandi e coprivano la parte posteriore del suo corpo”. La stessa Osuna ha confessato alla polizia di aver picchiato Emrik con una padella, e che spesso utilizzava una cintura per colpirlo, poi sostituita con un guinzaglio per cani perché più pesante. La donna, inoltre, prendeva spesso a calci il figlio nei genitali.

La violenza si è intensificata durante il lockdown

L’incubo di Emrik si è intensificato durante il lockdown, quando la matrigna, costretta in casa come tutti per pandemia, lavorava in smart working. Nelle settimane prima del decesso la donna nutriva il bambino unicamente con riso e acqua, portandolo fatalmente alla denutrizione e alla disidratazione, come è stato raccontato dal padre, Erik. Durante la quarantena, inoltre, la Osuna obbligava Emrik a fare esercizi fisici molto duri non adatti in alcun modo ad un bambino di quell’età.


Un altro dettaglio sconvolgente è stato riportato dalla polizia, che ha trovato alcuni messaggi inviate dal padre di Emrik alla moglie Monique, nei quali Erik diceva che dovevano portare il bambino in ospedale: la cosa peggiore è che entrambi hanno aspettato quattro ore prima di chiamare il numero di emergenza, il 911.

La coppia aveva altri tre figli che sono stati affidati ai servizi sociali locali. Il giudice ha ordinato che la coppia sia trattenuta con una cauzione di $ 2 milioni ciascuno e ha impedito loro di avere contatti con i loro figli. I genitori dovrebbero tornare in tribunale per un’udienza preliminare il 17 settembre.


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