giovedì 10 marzo 2022

Roma, i primi bimbi ucraini già a scuola. La preside della Montalcini: «Sono bravi, fanno amicizia in inglese»




Come ti chiami? Vuoi sederti vicino a me? Poche parole, rigorosamente in inglese, e l’amicizia è fatta. In fin dei conti ai bambini basta poco per capirsi.

E così è stato all’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Roma, una delle primissime scuole ad aprire le porte ai bambini in arrivo dall’Ucraina. Sono già in classe, con il personale impegnato in prima linea tra la necessità di sbrigare le pratiche burocratiche e la voglia di accoglierli. Alla Montalcini sono arrivati due alunni, accolti in famiglie di parenti che già vivevano a Roma: «La ragazza più grande – spiega la preside Maria Pia Foresta – frequenta la scuola media, il piccolo va invece all’asilo. 


Va tutto bene, i ragazzi sono fantastici: comunicano con la nuova compagna in inglese, fanno da traduttori e le abbiamo fornito un tablet per tradurre le frasi principali». Per il momento si parte così, poi nelle scuole dovranno arrivare mediatori culturali e riduttori. 


Al liceo Albertelli della Capitale sono partiti gli incontri per mamme e bambini con le prime nozioni di italiano. Per i più piccoli l’inserimento arriva con il gioco. «L’altro alunno, il bambino, frequenta invece la scuola dell’infanzia – continua la dirigente scolastica della Montalcini – il primo giorno si era già ambientato, ha pensato lui a distribuire le merendine ai compagni. La prossima settimana arriveranno altri alunni. 


Li aspettiamo e intanto pensiamo alla questione mensa e ai vaccini». Per usufruire della mensa serve una registrazione e l’accesso, di norma, avviene con la presentazione dell’Isee. In questo caso sarà diverso.

 

Altra questione spinosa sono i vaccini: «Per la scuola italiana, con la legge Lorenzin – spiega Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma – sono 12 i vaccini obbligatori per entrare in classe. Oltre alla questione covid, aspettiamo di sapere come dobbiamo comportarci». 


Intanto l’assessora capitolina al sociale, Barbara Funari, sta preparando l’inserimento negli asili comunali e l’Arci Roma sta mettendo a disposizione le ludoteche dove far giocare i bambini ucraini per qualche ora al giorno.



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