lunedì 23 maggio 2022

Oggi fare la mamma è molto più difficile. Ecco alcuni motivi

 




Una volta fare la mamma non comportava grandi sacrifici. Era tutto più semplice – dicono le nonne – più naturale.

Lo stress era una condizione sconosciuta, anche se si faticava lo stesso. Solo che la consapevolezza della fatica era meno gravosa. Crescere dei figli, e non uno o al massimo due come oggi, ma spesso molti di più, era normale. Oggi è una continua corsa contro il tempo, travolti dalle mille incombenze, per le donne è tutto più difficile, per almeno cinque motivi.


1. Oggi la maggior parte delle donne lavora, mentre fino a poco tempo fa ci si occupava solo della casa, del marito e dei figli. Conciliare gli impegni in ufficio con quelli familiari è una sfida quotidiana che non concede tregue. Il multitasking è prerogativa di ogni mamma lavoratrice, senza contare i sensi di colpa che si provano a lasciare i bimbi, magari ancora piccolissimi, con tate, nonni o baby sitter. E tralasciando le preoccupazioni di perdere il posto quando si comunica al datore di lavoro di essere incinta.


2. Rinunciare alla propria libertà è inevitabile. Qualche decennio fa la condizione femminile era caratterizzata da una sfera di autodeterminazione ridotta. Uscire a cena con gli amici, andare a prendere un aperitivo, viaggiare o anche solo concedersi qualche ora in un centro benessere non erano esigenze prese in considerazione. Oggi alle donne manca la possibilità di uscire quando ne hanno voglia, di decidere cosa fare nel fine settimana, anche solo trovare il tempo di andare dal parrucchiere. Insomma, pensare a se stesse diventa difficile e manca.


3. La lontananza dalla famiglia è un problema per la donna che ha dei figli e vorrebbe contare sull’appoggio dei nonni o degli zii. Sentirsi soli ad affrontare le sfide della maternità ci rende più insicuri e con la paura di sbagliare ad ogni scelta, anche la più banale. Prima tutti si stringevano attorno alla neomamma, magari con invadenza, ma certo con la voglia di aiutarla e sostenerla fin dai primi giorni, rassicurandola e aiutandola fattivamente.


4. La frustrazione per le speranze disattese di aiuto da parte del partner è un elemento da non sottovalutare. Le nostre nonne e le nostre mamme non pretendevano dai mariti che partecipassero attivamente alla gestione della casa e dei figli. Lavare i piatti, cambiare il pannolino, prepare la cena toccava alla donna, era scontato. Oggi, in nome della parità, le mamme hanno delle giuste pretese nei confronti del compagno. Alcuni papà sono bravissimi, molti nicchiano e alla nascita del bimbo cominciano i primi litigi.


5. Infine, siamo sommerse da una valanga di informazioni, spesso contrastanti che rendono la vita complicata. Notizie, indagini, studi su cosa fa male, cosa provoca allergie, come evitare malanni, cosa fare e cosa evitare per il benessere dei nostri figli: un flusso ininterrotto di consigli e avvertimenti che ci disorienta. Fare la scelta giusta diventa difficile perchè pensiamo sempre di sbagliare o comunque quando dobbiamo prendere delle decisioni importanti bisogna fare i conti con pro e contro che ci stressano.

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