L'istruttore non è stato in grado di spiegare cosa sia accaduto e oggi la famiglia della giovanissima vittima chiede che vengano cambiate le regole sulla responsabilità degli insegnanti di nuoto.
Chiede alla mamma: «E se affogo?», e annega poco dopo. Israel "Izzy" Scott è morto durante un corso di nuoto per principianti e pare che proprio all'inizio della lezione aveva chiesto alla madre cosa sarebbe successo se fosse andato a fondo. Il bambino è morto a 4 anni in una piscina di Augusta, in Georgia, dove avrebbe dovuto svolgere la sua lezione di nuoto.
La madre voleva che il piccolo imparasse a nuotare. L'istruttore l'aveva invitata ad allontanarsi, preferendo che i bimbi restassero soli durante il corso, così la donna ha atteso in auto che trascorresse l'ora di lezione.
Mentre era in auto, tuttavia, un altro genitore è andato dalla donna e le ha chiesto di andare a prendere il figlio: «Ho pensato che mancava ancora del tempo, ma quando ho visto le lacrime sul suo volto ho capito», ha raccontato la mamma di Izzy alla stampa locale.
La donna ha spiegato di aver visto il bambino fuori dalla piscina con la schiuma alla bocca, capendo subito che era morto. Il piccolo è stato portato d'urgenza al Burke Medical Center e poi al Children's Hospital of Georgia, i medici sono riusciti a recuperare il battito, ma era rimasto per troppo tempo senza ossigeno ed è stato dichiarato cerebralmente morto.
L'istruttore non è stato in grado di spiegare cosa sia accaduto e oggi la famiglia della giovanissima vittima chiede che vengano cambiate le regole sulla responsabilità degli insegnanti di nuoto.
Per ora l'istruttore non è stato indagato: l'uomo ha spiegato di aver fatto uscire i bambini dall'acqua, ma non si è accorto che in realtà Izzy era in difficoltà.
Nessun commento:
Posta un commento