mercoledì 12 aprile 2023

Neonata abbandonata all'ospedale Buzzi, altro caso dopo Enea: la mamma ha partorito in un capannone, non ha voluto darle un nome





Un altra neonata abbandonata in ospedale a Milano, dopo il caso del piccolo Enea. Stavolta è successo all'ospedale Buzzi, conosciuto come ospedale dei bambini.

La mamma è una donna italiana di 37 anni senza fissa dimora, che portato la piccola dopo il parto e ha chiesto di andare via senza lasciare le generalità. Non ha voluto darle un nome.


Una donna, senza fissa dimora, si è presentata alle 11.30 accompagnata dai carabinieri, dopo aver partorito in un capannone un bimbo,  affidato alle cure dei medici e sottoposta agli accertamenti di routine. Da quanto si è saputo in ambienti giudiziari, la madre non ha voluto fornire la sua identità e quindi ha abbandonato la struttura senza che nessuno la potesse trattenere. Del caso è stata informata la Procura.


Secondo quanto riferito, la donna inizialmente si è rifiutata di dare le sue generalità ma, poi, è stata convinta e ha consentito ai carabinieri di identificarla. Invece non ha riconosciuto la bambina e nemmeno le ha voluto dare un nome. Nome che le daranno i medici del Buzzi, a cui la neonata è affidata. 


Da quanto si è saputo la signora, italiana di 37 anni, ha dato alla luce la piccola in un capannone dismesso, un tempo sede di uffici, in zona Quarto Oggiaro. Attorno alle 10, subito dopo il parto, ha chiamato il 118 ed è andata in ospedale in ambulanza. La bimba, è stato riferito, è in buone condizioni. Ora, attesi i 10 giorni per dar tempo alla madre naturale di poter cambiare idea e tenere la figlia, partirà la procedura di adozione.



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