«Hanno scritto che c'entrano i romeni, manon c'entrano nulla, è tutto tra loro. I peruviani losanno dov'è la bambina. Non lo sappiamo noi romeni, ibambini giocano qua fuori, perché hanno preso la lorobambina e non una nostra? È perché dieci giorni fa sisono picchiati».
Queste le parole di una donna di origineromena che vive nell'ex albergo Astor, il palazzo occupato casaanche di Kata, la bambina peruviana scomparsa da sabato scorso daquell'immobile. La donna si è fermata a parlare con igiornalisti che stazionano fuori dal palazzo occupato, tra viaMaragliano e via Boccherini. Secondo la sua ricostruzione«non sarebbe una questione di soldi», ma di controllodegli affitti all'interno dell'ex hotel occupato.
La donnaricorda l'episodio del 28 maggio, quando dopoun'aggressione un sudamericano è precipitato in strada.«Gli hanno dato una botta con un ferro in testa - racconta -e per la paura si è buttato di sotto e dopo una settimanaè sparita la bambina. Si sono picchiati per le stanze. Lafamiglia lo sa chi ha preso la bambina e l'hanno detto allapolizia. Noi siamo stufi di questasituazione».
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