martedì 22 agosto 2023

Mamma annega la figlia neonata nella vasca da bagno: «Non volevo si scoprisse che mi drogavo»


 


Ammette di aver annegato la figlia neonata nella vasca da bagno per nascondere l'uso di metanfetamine



Taylor Blaha, 24 anni, ha inizialmente negato ogni accusa in merito all'omicidio della figlia, ma in aula di tribunale ha confessato tutto. La giovane ha spiegato di aver ucciso sua figlia Kayleen Lee Blaha poco dopo la sua nascita per nascondere la metanfetamine che sarebbero state sicuramente trovate nel corpo della piccola.



Il padre della piccola, Brandon Thoma, 31 anni, avrebbe avvolto la neonata in un sacco della spazzatura e dopo averla soffocata l'avrebbe messa in uno zaino. Le riprese di sorveglianza hanno mostrato Thoma che lasciava l'appartamento con uno zaino con un oggetto di grandi dimensioni al suo interno e tornava 20 minuti dopo con una borsa vuota.



La donna ha spiegato di aver assunto metanfetamine regolarmente verso la fine della gravidanza: Brandon Thoma mi ha convinto che se il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale avesse scoperto che facevo uso di metanfetamine, mi avrebbero portato via mia figlia e non l'avrei mai più rivista», ha confessato la donna in aula, «Mi ha convinto che l'unica via d'uscita era annegare il bambino nella vasca da bagno». Il corpo della piccola, però, ancora non è stato ritrovato. I due hanno ammesso anche che avrebbero voluto dare in adozione la bimba a un membro della loro famiglia.

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