Venerdì, 1° dicembre, potrebbe essere il giorno della verità. Filippo Turetta sarà interrogato dal pubblico ministero e questa volta potrebbe rompere il silenzio.
Il 22enne accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, era rimasto in silenzio in occasione dell'interrogatorio di garanzia con il Giudice per le indagini preliminari. L'interrogatorio nel giorno in cui verrà eseguita l'autopsia sul cadavere della giovane vittima.
Gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, legali di Turetta in carcere per l'omicidio Cecchettin, e il legale Stefano Tigani, che rappresenta i familiari della vittima, si sono incontrati per un paio d'ore in Procura a Venezia, davanti al pm Andrea Petroni, per il conferimento dell'incarico al medico legale Guido Viel, nominato dal pm e che dovrà effettuare l'autopsia, fissata per domani mattina, venerdì 1° dicembre. Anche la difesa di Turetta e il legale della famiglia Cecchettin hanno nominato propri consulenti di parte per seguire gli accertamenti. Tutti e tre gli avvocati hanno lasciato la Procura senza dichiarazioni ai cronisti, confermando soltanto che l'appuntamento in Procura serviva per l'incarico e il quesito dell'autopsia.
«Grazie per le parole d'affetto. Comunque non preoccupatevi, che le parole sui giornali e commenti non mi toccano. Sono solo "conspiracy theories” (teorie del complotto, ndr.). So cosa pensa chi mi vuole bene, e prima di tutti c'era Giulia». È l'ultimo messaggio, pubblicato in una storia su Instagram, da Elena Cecchettin, abbinato all'immagine di un fiore.
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