sabato 15 febbraio 2020

BONUS DA RICHIEDERE SE SEI IN GRAVIDANZA. TUTTI I REQUISITI, IMPORTI E REGOLE



Bonus mamme domani 2020, chi ne ha diritto e come fare domanda INPS? Requisiti, importi e regole per richiedere il premio alla nascita non sono cambiati. Facciamo quindi il punto sulle istruzioni da seguire e sui documenti da inviare.


Bonus mamme domani 2020: il premio alla nascita spetta anche per le donne in gravidanza dal 1° gennaio.

Requisiti e regole per fare domanda INPS restano invariati, e di seguito vedremo a chi spetta il bonus pari ad 800 euro di importo.

A differenza di quanto previsto per il bonus bebè, o per il bonus nido, non si segnalano novità per l’assegno di 800 euro, misura strutturale per il cui accesso è necessario presentare domanda INPS.

Per richiedere il bonus mamma domani 2020 non sono previsti limiti relativi al valore ISEE o del reddito percepito, ma è necessario rispettare ulteriori requisiti che analizzeremo di seguito.

Pur in assenza di novità, sul bonus mamme restano ancora molti i dubbi dei lettori e delle lettrici, soprattutto in merito ai documenti da inviare all’INPS, la data a partire dalla quale si può fare domanda, e le particolarità in caso di gravidanza gemellare o interruzione della gravidanza.
Riepiloghiamo quindi di seguito come funziona il bonus mamme domani 2020 e quando spetta l’assegno di 800 euro.


Bonus mamme domani 2020: requisiti, importo e come fare domanda INPS

Il bonus mamme domani, anche noto come premio alla nascita, è una delle agevolazioni per la genitorialità previste in Italia, che hanno il fine di contribuire all’incremento del tasso di natalità.

Per aiutare le famiglie nel sostenimento delle spese che precedono la nascita di un figlio, già da alcuni anni è stato introdotto il premio pari ad 800 euro di importo, riconosciuto senza limiti di reddito ma soltanto dopo aver presentato domanda all’INPS.

Nel 2020 resteranno invariate le regole per richiedere il bonus mamma: la domanda potrà essere inoltrata al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo), ma anche dopo la nascita del figlio, a patto che venga rispettato il termine di un anno dal verificarsi dell’evento.

Il premio alla nascita di 800 euro spetta anche nel caso di adozione o affidamento preadottivo e, in tal caso, sarà la data di ingresso in famiglia il giorno a partire dal quale calcolare il termine di un anno.


Bonus mamma domani 2020: a chi spetta? Tutti i requisiti per fare domanda

Chiarite le regole basilari per capire come funziona il premio alla nascita, analizziamo nel dettaglio quali sono i requisiti necessari per poter fare domanda di bonus mamma domani nel 2020:
  • compimento del settimo mese di gravidanza;
  • parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
  • adozione nazionale o internazionale del minore, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184;
  • affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, c. 6, l. 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34, l. 184/1983.

Possono richiedere il bonus di 800 euro anche le donne in gravidanza o neo mamme straniere residenti in Italia. Nello specifico, l’assegno una tantum spetta alle donne straniere comunitarie ed extracomunitarie.

Nel secondo caso, come specificato dall’INPS:
  • le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane per effetto dell’art. 27 del Decreto Legislativo n. 251/2007;
  • per le cittadine non comunitarie, è necessario il possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 286/1998 oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE previste dagli artt. 10 e 17 del Decreto Legislativo n. 30/2007, come da indicazioni ministeriali relative all’estensione della disciplina prevista in materia di assegno di natalità alla misura in argomento (cfr. circolare INPS 214 del 2016).


La domanda per il premio alla nascita dovrà essere inviata esclusivamente in modalità telematica all’INPS. Vediamo come.

Domanda INPS bonus mamma domani 2020: come richiedere il premio alla nascita


Per richiedere il bonus mamma domani è necessario presentare domanda al compimento del settimo mese di gravidanza ed entro un anno dalla nascita, adozione o affidamento.

Si può fare domanda per ciascun evento (compimento 7° mesi di gravidanza, nascita, adozione o affidamento). Ad esempio, quindi, in caso di gravidanza gemellare sarà necessario fare due domande e si avrà diritto a due assegni di 800 euro.

Nel caso si tratti di parto gemellare, la domanda già presentata al compimento del settimo mese di gravidanza andrà presentata anche alla nascita indicando le informazioni di tutti i minori necessarie per l’integrazione del premio già richiesto, rispetto al numero dei nati.
Le domande di bonus mamme 2020 dovranno essere presentate compilando il modulo online messo a disposizione dall’Inps e per poter compilare l’istanza è necessario essere in possesso del PIN.

Già dallo scorso anno, e anche per il 2020, sarà possibile inviare domanda anche tramite l’APP INPS, seguendo la procedura illustrata dall’Istituto con il messaggio numero 1874.
In alternativa, si può fare domanda tramite:
  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Se è stata già presentata la domanda in relazione al compimento del settimo mese di gravidanza non si dovrà presentare ulteriore domanda alla nascita.
Allo stesso modo, l’assegno di 800 euro richiesto per l’affidamento preadottivo non può essere richiesto in occasione della successiva adozione dello stesso minore.


Bonus mamme domani 2020: i documenti necessari

Un approfondimento specifico merita l’elenco dei documenti da presentare insieme alla domanda INPS.
L’accesso al bonus mamma domani 2020 è subordinato all’inoltro, insieme alla domanda, del certificato sullo stato di gravidanza rilasciato dal medico, all’interno del quale sarà indicata la data presunta del parto.
Le donne in dolce attesa dovranno comunicare, in alternativa:
  • numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o medico convenzionato ASL;
  • indicazione che il certificato sia già stato trasmesso all’INPS per domanda relativa ad altra prestazione connessa alla medesima gravidanza;
  • per le sole madri non lavoratrici è possibile indicare il numero identificativo a 15 cifre e la data di rilascio di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o con esso convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso. La veridicità di tale autocertificazione sarà verificata dall’INPS presso le competenti amministrazioni.

Le donne straniere dovranno allegare anche il permesso di soggiorno considerato valido ai fini dell’assegno di natalità (circolari INPS 27 febbraio 2017, n. 39 e 16 marzo 2017, n. 61) ovvero di un titolo di soggiorno, inserendone gli estremi nella domanda telematica (numero identificativo attestazione; autorità che lo ha rilasciato; data di rilascio; termine di validità).
Nel caso di parto già avvenuto, bisognerà autocertificare nella domanda la data del parto e le generalità del bambino (codice fiscale), ovvero le informazioni che si rendano necessarie per accedere al beneficio. In caso di parto plurimo è richiesta l’indicazione di più minori in quanto la prestazione è riconosciuta per ogni minore/evento.


Documenti bonus mamma domani per adozioni o affidamento

Specifici documenti dovranno essere presentati invece nel caso di adozione o affidamento avvenuto a partire dal 1° gennaio 2020:
  • adozione/affidamento nazionale: per attestare la data di adozione o affidamento/ingresso in famiglia è necessario indicare gli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati presenti nel provvedimento di adozione o affidamento emesso dell’autorità competente (tipologia, numero, data del provvedimento e autorità che lo ha emesso tipologia del provvedimento; numero del provvedimento; data del provvedimento; autorità che ha emesso il provvedimento). Oppure è possibile allegare copia digitalizzata del provvedimento stesso al fine di consentire l’individuazione dei citati elementi;
  • adozione/affidamento internazionale: per attestare la data di ingresso in Italia è necessario indicare, al momento della domanda, gli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati presenti nell’autorizzazione all’ingresso del minore in Italia rilasciata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali - CAI (numero dell’autorizzazione; data dell’autorizzazione) ovvero il numero e la data dell’autorizzazione. In alternativa si ha facoltà di allegare copia digitalizzata dell’autorizzazione stessa o la dichiarazione sostitutiva, al fine di consentire l’individuazione dei citati elementi. E’ possibile allegare dichiarazione sostitutiva dell’autorizzazione;
  • data di ingresso in famiglia: per attestare la data di ingresso in famiglia si chiede di allegare copia digitalizzata del certificato dell’ente autorizzato a curare la procedura di adozione da cui risulti la data di effettivo ingresso in famiglia;
  • adozione pronunciata nello stato estero . Bisogna indicare, al momento della domanda, gli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati presenti nel provvedimento di trascrizione nei registri dello stato civile del provvedimento di adozione emesso dallo stato estero (tipologia, numero, data del provvedimento e autorità che lo ha emesso) oppure ha facoltà di allegare copia digitalizzata del provvedimento stesso al fine di consentire l’individuazione dei citati elementi.
  • abbandono/affido esclusivo al padre: bisogna indicare, al momento della domanda, gli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati presenti nel provvedimento emesso dall’autorità competente (tipologia, numero, data, autorità che ha emesso il provvedimento). In alternativa è possibile allegare la copia digitalizzata del provvedimento stesso.

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