lunedì 16 agosto 2021

Figlio iperattivo: 6 errori che i genitori commettono


 


A volte tendiamo a chiamare iperattivo qualsiasi bambino inquieto o impulsivo, ma questa condizione è in realtà un problema più grave. Pertanto, la cosa principale da fare prima di intervenire in questi casi è essere sicuri che si tratta effettivamente di iperattività.


Che cosa è l’iperattività?

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività ADHD è una malattia di tipo mentale che colpisce principalmente i bambini. Chi ne soffre ha problemi di attenzione, impulsività e non è quasi mai tranquillo.


Nonostante il fatto che esista un numero vicino al 5% di bambini in età scolare interessati, almeno nella metà di questi casi non è diagnosticata in modo adeguato. Di conseguenza, parliamo di bambino iperattivo senza avere una conferma medica e tantomeno una cura; si può dire che questo sia il primo errore dei genitori.


Molte volte inoltre si confondono alcuni sintomi relativi al rendimento scolastico o alle attività proprie di ciascuna età, cosa che gli specialisti sono soliti definire “iperattività normale”; talvolta alcuni casi sono legati a dislessia o problemi di apprendimento.



Un figlio iperattivo è difficile da gestire, soprattutto se non siamo sicuri che soffra di questo disturbo. Ad ogni modo, come genitori possiamo sbagliare al momento di affrontare questo problema. Di seguito spieghiamo gli errori più comuni.


6 principali errori commessi dai genitori di un bambino iperattivo


1. Trascurare il problema

Non consultare un medico relativamente ai sintomi che presenta il bambino, il quale viene bollato come disobbediente o irrecuperabile. In generale, i genitori si nascondono dietro alla scusa che si tratta di una questione di comportamento che non necessita cure mediche.


Di conseguenza la malattia, senza trattamento, progredisce, e ciò potrebbe generare problemi più seri: come non superare con successo la formazione scolastica o pregiudicare le relazioni sociali.



2. Negare l’esistenza del problema

Alcuni genitori cercano a tutti i costi di difendere le azioni dei figli, ma di fatto stanno difendendo le proprie. È impossibile che un genitore non si renda conto che il proprio figlio è iperattivo, per questo si preoccupa di vederlo agire normalmente.


Non riconoscere che il bambino ha un problema è grave tanto quanto punirlo o maltrattarlo per il suo comportamento. In parte, questa situazione è il primo motivo per cui più della metà dei casi di bambini con ADHD non viene diagnosticata.



3. Lasciarsi andare alle dicerie

È comune che i genitori si aspettino che i figli si comportino male e perciò, quando ricevono una critica alle loro azioni, tendono a reagire senza fare domande. Capita spesso che si castighino o rimproverino i figli senza aver parlato con loro. Questo li espone alla possibilità di essere trattati in modo ingiusto.


In alcuni casi tendiamo a credere che siano i nostri figli i responsabili della confusione e li accusiamo senza sapere che a quel caos hanno partecipato in tanti. È fondamentale ascoltarli e mantenere con loro un’adeguata comunicazione.



4. Gestione sbagliata delle informazioni

Essere disinformati sulle caratteristiche del disturbo, così come evitare di condividere ciò che sappiamo con familiari ed insegnanti, compromette il trattamento del bambino.


Se, per esempio, gli insegnanti ignorano che ha questo disturbo, non sapranno come trattarlo e potrebbero mettere a rischio il suo rendimento scolastico senza volerlo. Ciò lo espone inoltre a non poter essere difeso in caso di eventuali provocazioni da parte dei suoi compagni.



5. Rimproverarlo spesso

È normale che il comportamento di un figlio iperattivo sia difficile da controllare e da accettare, per questo i rimproveri sono all’ordine del giorno. Tuttavia, gli specialisti raccomandano di evitare critiche al suo comportamento, soprattutto quando si tratta di caratteristiche comuni di questo disturbo.



6. Impedire il suo normale sviluppo

Talvolta i genitori di bambini iperattivi evitano di far loro praticare varie attività per timore che il loro comportamento finisca fuori controllo. Ad esempio, evitano di portarli ad una festa o di iscriverli a qualche sport, perché credono che non funzionerà.


Tuttavia, anche se il bambino presenta questo disturbo, ha bisogno di svolgere attività che integrino il suo normale sviluppo.


È consigliabile convogliare la sua iperattività attraverso dell’esercizio fisico e delle attività che comportino concentrazione, purché non troppo impegnative.

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