sabato 19 novembre 2022

Alessia Pifferi, in carcere vuole le foto della figlia Diana. Vicino di casa rivela le sue richieste hot: «Uomini a 300 euro per una notte»


 


Il racconto choc del vicino: "Diceva un sacco di bugie, ma conservo tutti i suoi messaggi nelle chat".



Chiede di avere una foto di sua figlia, Alessia Pifferi, la mamma di Diana, la bimba di 18 mesi lasciata morire di stenti a Milano, dopo sei giorni in casa senza cibo e acqua. Quarto Grado ha registrato la telefonata che la donna ha fatto dal carcere al suo legale. Pifferi, ribadisce il dolore per la fine della relazione con il padre di Diana, il lutto per la morte del padrre e la chemioterapia, e ribadisce che la sua condizione in carcere è «dolorosa e straziante», anche a causa delle parole pesanti usate nei suoi confronti dalle persone sui social e riportate dai media.



Per affrontare la situazione, la donna sta assumendo antidepressivi perché «non ho più voglia di reagire e di stare al mondo» dice Pifferi che sta frequentando un percorso di psicoterapia per superare l'etichetta del mostro, ma anche la tragedia provocata dal suo atteggiamento nei confronti della piccola Diana, di cui continua a chiedere una foto ed il luogo della sepoltura.



Nel diario scritto in carcere la donna ha raccontato la sua vita passata, difficile e costellati di fallimenti, della malattia, della morte del padre e della fine del matrimonio subito dopo la nascita di Diana: «Non fu facile riprendermi, eppure riuscii a rialzarmi grazie alle poche amiche che ho. Successivamente mi sono iscritta a un sito d'incontri e dopo alcuni appuntamenti andati male, ho conosciuto un uomo» scrive Alessia Pifferi, che dedica molte pagine alla figlia.



«Con lei avevo un rapporto bellissimo, era la luce della mia vita, il mio tutto. Per me non è mai stata un intralcio, né un ostacolo nella mia vita» conclude la donna, che però ha lasciata la bimba da sola in casa per giorni.



Un vicino di casa della donna rivela ai microfoni di Iceberg Lombardia che la 37enne avrebbe chiesto i contatti di uomini disposti a pagarla per fare sesso. «Alessia Pifferi mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno che poteva pagarla anche in cambio di sesso. Mi diceva che aveva bisogno di soldi», è il racconto dell'uomo riportato da Il Giornale. La donna avrebbe chiesto 300 euro per passare la notte con lei, soldi che le servivano per pagare le bollette della luce. E secondo il racconto del testimone, un uomo sarebbe andato a casa sua in due occasioni.



 «Raccontava un sacco di balle. Ho tutte le chat che provano quello che sto dicendo, non le ho mai cancellate. Mi aveva raccontato che il papà di Diana era morto, non era sincera, raccontava un sacco di balle...aveva chiesto anche a me se volevo fare sesso in cambio di denaro».

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