La bistecca impanata pronta in tavola, la nonna che chiama il piccolo Ryan per mangiare e il compagno della donna, un uomo sui 70 anni, che è andato a cercarlo con un bastone in mano, per poi presentarsi dal papà del bambino di 6 anni a Ventimiglia con il figlio tra le braccia moribondo, e subito ricoverato per lesioni gravissime al Gaslini di Genova.
Una violenza inspiegabile agli inquirenti, e tantomeno al padre di Ryan, che sui social ha sfogato tutta la sua frustrazione contro quell'uomo, che per suo figlio era come un nonno acquisito.
La nonna e il compagno sono stati iscritti entrambi nel registro degli indagati della procura di Imperia, perché quella storia è troppo torbida e mancano dei pezzi per comporre un puzzle irrazionale, seppur reale. Secondo il racconto dell'uomo, le botte con il bastone sarebbero scattate dopo l'ennesimo gesto di disobbedienza del bimbo.
Ma a supporto del sospetto degli inquirenti, ci sarebbero le parole del fratellino di Ryan, 5 anni, che potrebbero avvalorare l'ipotesi che la furia violenta sia scattata da alcune frasi dette dai bambini. Forse proprio dalla piccola vittima. L'idea più inquietante è l'ombra che nessun genitore vorrebbe mai vedere davanti ai propri occhi. Abusi sessuali, violenze perpetrate dall'anziano nei confronti del piccolo o dei piccoli.
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