sabato 31 dicembre 2022

Ryan, dopo le botte per aver disobbedito al “nonno” il sospetto degli abusi sessuali nelle parole del fratellino


 


La bistecca impanata pronta in tavola, la nonna che chiama il piccolo Ryan per mangiare e il compagno della donna, un uomo sui 70 anni, che è andato a cercarlo con un bastone in mano, per poi presentarsi dal papà del bambino di 6 anni a Ventimiglia con il figlio tra le braccia moribondo, e subito ricoverato per lesioni gravissime al Gaslini di Genova. 



Una violenza inspiegabile agli inquirenti, e tantomeno al padre di Ryan, che sui social ha sfogato tutta la sua frustrazione contro quell'uomo, che per suo figlio era come un nonno acquisito.



La nonna e il compagno sono stati iscritti entrambi nel registro degli indagati della procura di Imperia, perché quella storia è troppo torbida e mancano dei pezzi per comporre un puzzle irrazionale, seppur reale. Secondo il racconto dell'uomo, le botte con il bastone sarebbero scattate dopo l'ennesimo gesto di disobbedienza del bimbo.



Ma a supporto del sospetto degli inquirenti, ci sarebbero le parole del fratellino di Ryan, 5 anni, che potrebbero avvalorare l'ipotesi che la furia violenta sia scattata da alcune frasi dette dai bambini. Forse proprio dalla piccola vittima. L'idea più inquietante è l'ombra che nessun genitore vorrebbe mai vedere davanti ai propri occhi. Abusi sessuali, violenze perpetrate dall'anziano nei confronti del piccolo o dei piccoli. 

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