mercoledì 23 agosto 2023

Papà ha un malore improvviso al volante, il figlio (7 anni) tira il freno a mano e chiama i soccorsi, salvandolo dall'infarto


 


Se oggi è vivo lo deve solo al figlio di sette anni. 


Senza la prontezza di riflessi del piccolo, infatti, probabilmente entrambi sarebbero morti in un incidente stradale. Sì, perché l'uomo, un 58enne di Bolzano, il giorno di Ferragosto ha avuto un infarto alla guida e se il bambino non avesse tirato il freno a mano e non avesse chiamato i soccorsi adesso, probabilmente, staremmo parlando di una tragedia.



Ma fortunatamente il sangue freddo del piccolo e la capacità di usare lo smartphone del padre hanno evitato il peggio.  Secondo quanto riferito da Il Corriere del Trentino, nel giorno di Ferragosto (poco dopo le 17) i due stavano transitando davanti a una farmacia di Bolzano, quando l'uomo ha avuto un malore improvviso. E in un istante l'uomo si è accasciato sul volante.



Una situazione che avrebbe gelato il sangue a chiunque e mandato in panico la maggior parte di noi, ma non il piccolo. Lui, a soli 7 anni, con una prontezza di riflessi invidiabile ha subito capito la gravità della situazione. Si è gettato tra le gambe del padre rimuovendo il piede dell’adulto dall’acceleratore e schiacciando violentemente con la sua mano il pedale del freno.



La macchina, sobbalzando, si è fermata bruscamente e, a quel punto, ha tirato il freno a mano. E, dopo aver evitato un incidente, ha salvato la vita del papà chiamando con lo smartphone dell'uomo i soccorsi. Con freddezza e lucidità ha fornito all'operato del numero d'emergenza tutti i dati utili e ha indicato anche la posizione esatta in cui si trovava la macchina. E dopo pochi minuti l'arrivo dell'ambulanza e dell'auto medica hanno fatto il resto.



L'uomo è stato rinamato e trasferito al pronto soccorso. Oggi, dopo più di una settimana di agonia, l'uomo è fuori pericolo e si appresta ad affrontare una lenta guarigione. 



Una storia a lieto fine che la mamma del piccolo ha voluto raccontare lanciando un messaggio importante. «Non voglio fare di mio figlio un eroe - racconta la madre a Il Corriere del Trentino -, ma quello che conta di questa storia è l’atteggiamento che dobbiamo avere verso gli smartphone. Non dobbiamo descriverli come il male assoluto ai nostri figli ma spiegare loro che possono essere strumenti efficaci per molte azioni positive. Anche salvare una vita, come testimonia quanto accaduto a Ferragosto. Le reazioni incredule che hanno avuto i medici e gli agenti della polizia municipale mi hanno fatto capire che siamo di fronte a qualcosa di insolito ma non dovrebbe essere così».

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