venerdì 24 luglio 2020

La polizia avvisa tutti i genitori di non pubblicare le foto dei propri figli online. Il motivo? Leggete…



È un’umida giornata estiva: in una piscina pubblica, una mamma scatta una foto alla figlia
dal proprio smartphone. La vuole pubblicare su facebook per aderire a “La sfida delle mamme”, all’interno della quale condivide orgogliosamente le foto dei propri figli, insieme ad altre madri. La madre ha accettato la sfida ed ha pubblicato la foto della figlia in costume. 

Quello che è successo in seguito si sarebbe potuto di certo evitare, se solo questa donna avesse ascoltato quello che si sa ormai da tempo.
Per questa madre l’avviso è arrivato troppo tardi: la polizia ha trovato la foto di sua figlia in un sito per adulti dove vengono pubblicate foto di bambini. Esistono persone che navigano sui social network alla ricerca di minori. In questo caso la madre ha reso il compito di queste persone più semplice, dal momento che aveva condiviso la foto della figlia su Facebook, rendendola accessibile al mondo intero. Ora “La sfida delle mamme” è diventata un buon esempio per il dibattito sulla privacy dei più piccoli in Rete.
La polizia di tutto il mondo chiede da tempo ai genitori di non pubblicare le foto dei propri figli. Le ragioni sono molteplici, qui ne potete leggere 4:
1. Le foto dei bambini possono arrivare direttamente nelle mani dei malintenzionati. Chiunque può usarle o risalire ai dati dei bambini e della famiglia.
2. Le foto dei bambini sono un pessimo esempio di tutela della privacy.
3. Le foto dei bambini semplificano il lavoro di chi vuole falsificare un’identità per approcciarsi più facilmente ad altri minori.
4. Le foto dei bambini possono scatenare episodi di bullismo: ovviamente i genitori pensano solamente che siano adorabili. Ma, una volta diventati adolescenti, queste foto possono essere usate contro di loro all’interno del gruppo dei pari.

In tanti paesi si discute della possibilità di inasprire la legge per la protezione dei minori. In Francia pubblicare la foto di qualcuno senza il suo consenso puo’ essere punito con una multa fino a 45mila dollari, o con un anno di prigione. Siamo in presenza di un regolamento molto severo e che puo’ essere applicata anche retrospettivamente. Ciò vuol dire che, una volta cresciuti, i figli potrebbero fare causa contro i genitori per queste foto. Anche Facebook vuole fare un passo in questa direzione, aumentando la consapevolezza sui rischi che si corrono pubblicando un certo tipo di foto.
Il problema della protezione dei dati è al centro del dibattito da tempo e non solo per le foto dei bambini. Anche per quanto riguarda la falsificazione delle identità: le informazioni alla portata di tutti sono tantissime. Suggerimenti su come proteggere i propri dati personali su Facebook si possono trovare nelle impostazioni. Potrete sapere a chi e cosa è visibile dal vostro profilo.

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